Alessandro Bastoni è uno dei più forti difensori della nostra Serie A nonché uno dei giovani più forti nel suo ruolo in Europa. In questo articolo ci soffermeremo sul suo stipendio percepito da quando è entrato nei professionisti e sul suo patrimonio da calciatore.
Spazio quindi ai numeri in denaro e non a quelli legati ai gol non concessi agli attaccanti.
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Alessandro Bastoni: chi è
La sua carriera calcistica ha inizio nell’Atalanta, è figlio di un calciatore professionista, suo padre ha infatti giocato nella Cremonese e lo ha avviato al calcio in tenera età.
Esordisce in Serie A il 22 gennaio 2017 giocando titolare la partita dell’Atalanta contro la Sampdoria. Nell’estate dello stesso anno viene acquistato dall’Inter.
Resta comunque ancora nella squadra bergamasca salvo poi interrompere il prestito e accasarsi al Parma dove colleziona 24 presenze e segna anche il suo primo gol nella massima categoria.
Rientrato all’Inter dal prestito viene confermato da Antonio Conte esordendo in nerazzurro a 20 anni. Crescendo attraverso ottime prestazioni da difensore diviene parte del trio titolare e vince lo scudetto della stagione 2020-21.
E’ anche parte della rosa dell’Italia campione d’Europa ad Euro 2020. Il suo valore di mercato è di 55 milioni di euro.
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Alessandro Bastoni: lo stipendio
Alessandro Bastoni ha rinnovato il proprio contratto con l’Inter al termine della stagione 2020-21 stipulando con la società nerazzurra un contratto fino al 2025 che fa percepire al giovane difensore uno stipendio di 2,8 milioni netti che possono salire a 4 milioni al raggiungimento degli obiettivi stipulati con la società.
Il suo precedente stipendio con la società nerazzura era di 1,5 milioni di euro netti. Quindi se sommiamo tutti gli stipendi di Bastoni da nerazzurro arriviamo ad una cifra prossima ai 12 milioni di euro netti. Se si aggiungono anche i 4,8 milioni che gli spetterebbero qualora dovesse raggiungere gli obiettivi societari lo stipendio è di quasi 17 milioni di euro.
Una cifra in linea con la crescita di Bastoni come calciatore che lo ha messo nel mirino delle più grandi società europee anche se egli stesso ha più volte dichiarato di trovarsi bene nell’Inter e che al momento l’ipotesi di una separazione è molto lontana.
Le prestazioni viste sia con Conte all’Inter che con Mancini in nazionale e poi con Inzaghi all’Inter mostrano come il giovane talento sia cresciuto sia di tecnica ma soprattutto come mentalità essendo in grado di aprire la manovra dal fondo del campo con lucidità.
La stessa lucidità che a volte permette al giocatore di avventurarsi verso l’attacco con importanti progressioni. E’ uno dei giocatori di maggior affidamento per il tecnico piacentino nei calci d’angolo vista la notevole altezza che gli permette di prendere di testa i palloni lanciati in area dai compagni.
Parlando di un giocatore di soli 22 anni è evidente che ci sono spazi di crescita per poterlo vedere al suo massimo rendimento che potrà essere utile sia per l’Inter che per la nazionale che subirà un ringiovanimento nel reparto difensivo.
