Diffida, quando dura in Serie A?

I dettagli su quanto dura la diffida in Serie A

Il calcio è uno sport passionale, ricco di emozioni e incroci di destini sul campo. Tuttavia, ogni giocatore e allenatore deve fare i conti con le regole del gioco, che includono le temute diffide. Ma quanto dura realmente la minaccia di squalifica per chi incappa in un numero eccessivo di ammonizioni?

Le regole che governano le diffide in Serie A sono state riviste per l’ultima volta nel 2015, includendo anche gli allenatori nel 2019.

Essere diffidati significa correre il rischio di una squalifica in caso di ulteriori ammonizioni. Ma quali sono i limiti e i dettagli di questa disciplina nel calcio italiano?

Dopo quanti cartellini un giocatore è diffidato in Serie A?

Il regolamento attualmente vigente è specificato nell’articolo 19 comma 9 del Codice di Giustizia Sportiva.

Un calciatore entra in diffida per la prima volta al quarto cartellino giallo. Tuttavia, la situazione si fa più complessa dopo la nona ammonizione, quando si ritorna nella scomoda categoria dei diffidati. Da qui in avanti, il numero di ammonizioni necessarie per una nuova diffida diminuisce progressivamente. La diffida scatterà al 13°, al 16° e al 18° cartellino giallo. A partire dal 19° cartellino, ogni ammonizione comporterà una squalifica.

In sintesi, la sequenza di ammonizioni che porta un giocatore alla squalifica è la seguente:

  • 5° ammonizione: squalifica per una gara
  • 9° ammonizione: rientro nella categoria dei diffidati
  • 13° ammonizione: squalifica per una gara
  • 16° ammonizione: squalifica per una gara
  • 18° ammonizione: squalifica per una gara
  • Ogni successiva ammonizione dopo il 18° comporta una squalifica.

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Dopo quante ammonizioni un allenatore è diffidato?

Fino alla stagione 2019-2020, gli allenatori erano esenti da questo tipo di regolamentazione. Tuttavia, da quella data, la figura degli allenatori è stata inclusa nel meccanismo di diffide. Pertanto, essi seguono lo stesso schema dei calciatori, con la differenza che le ammonizioni non derivano da infrazioni personali, ma dalle loro azioni o comportamenti durante le partite. In pratica, un allenatore entra in diffida per la prima volta dopo la quarta ammonizione, e la sequenza è simile a quella dei giocatori. La squalifica avviene alla quinta, quarta, terza e seconda ammonizione consecutiva. Dall’ottava ammonizione in poi, ogni cartellino giallo implica automaticamente una squalifica.

In un mondo dove ogni gara è cruciale, le diffide rappresentano una spada di Damocle su giocatori e allenatori. La disciplina del calcio italiano cerca di mantenere un equilibrio tra l’intensità del gioco e la necessità di punire comportamenti scorretti. Con regole chiare e un sistema progressivo, la Serie A gestisce le diffide in modo da mantenere l’equità e il rispetto nel bellissimo gioco del calcio.

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Scritto da Giovanni Scialpi
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