Il 24 ottobre 2014, tra pochi giorni si celebrerà il decimo anniversario, la Fondazione del Valencia CF ha ufficialmente trasferito la maggioranza delle azioni a Meriton Holdings, la società di Peter Lim di Singapore. Negli ultimi dieci anni, il club ha compiuto un percorso che lo ha portato da competere per trofei europei a lottare nelle ultime posizioni della classifica.
Ecco dieci punti salienti di questa decade con Lim:
1. Riduzione delle vittorie del 8%: Prima dell’arrivo di Peter Lim, il Valencia aveva ottenuto 1.766 vittorie su 3.701 partite ufficiali, raggiungendo un tasso di successo del 47,72%.
Questo significava che su 100 match, il club trionfava in 48 occasioni. Tuttavia, attualmente questa percentuale è scesa a 39,75%, segnando un calo di otto punti rispetto ai 95 anni precedenti. Dal debutto contro l’Elche, il 25 ottobre 2014, il Valencia ha conquistato 188 dei 473 incontri disputati, un conteggio che include il periodo sotto la guida di Marcelino, che ha visto il Valencia vincere 55 delle 110 gare.
2. Diminuzione degli investimenti sportivi: Durante i primi cinque anni di gestione del magnate di Singapore, ci sono stati investimenti significativi con arrivi di giocatori come Rodrigo Moreno, André Gomes, Aymen Abdennour, Álvaro Negredo e, in particolare, Gonçalo Guedes. Tuttavia, negli ultimi cinque anni si è assistito a una disinvestimento. Tra le estati del 2020 e 2021, molti dei protagonisti della squadra che, nel 2019, ha vinto la coppa, hanno lasciato il club. Si sono fatte scelte discutibili, come lasciar partire a costo zero atleti ora rilevanti nel panorama calcistico europeo, come Dani Parejo e Kangin Lee. L’affare più significativo dell’ultima estate ha visto il trasferimento di Luis Rioja, per una cifra inferiore al milione e mezzo di euro, oltre all’uscita di Giorgi Mamardashvili, attualmente in prestito, per 30 milioni di euro.
Negli scorsi estati, il Valencia ha messo a segno trasferimenti significativi, con giocatori come Guedes e Carlos Soler che hanno contribuito a un bilancio favorevole. Nonostante questi risultati, la gestione del club sotto Meriton ha portato a una perdita complessiva di 187,4 milioni di euro nell’arco di questa decade (in attesa dei dati relativi alla stagione 2023-24). Questa situazione ha costretto il principale investitore a iniettare 160 milioni di euro attraverso aumenti di capitale, portando la sua quota di maggioranza dal 70,4 % al 91,5 % attuale.
Nel 2014, il Valencia occupava la terza posizione nella classifica storica di LaLiga con 3.253 punti, superando di 40 punti l’Atlético Madrid. Tuttavia, a causa di una gestione sportiva poco efficace e delle buone performance dell’Atlético, nel 2016 il club madrileno è tornato a sorpassare il Valencia. Attualmente, la squadra si trova a dover difendere il quarto posto, con 3.761 punti, solo nove in più rispetto all’Athletic.
Inoltre, il Valencia ha vissuto un’assenza dalla competizione europea che dura da 1.688 giorni, un evento raro negli ultimi 35 anni. Solo due volte in passato ha sperimentato periodi più lunghi senza partecipare a tornei europei, una volta tra il 1983 e il 1989, dopo un retrocessione in Serie B, e l’altra dal 1972 al 1978.
Negli ultimi 27 anni, il Valencia ha avuto accesso all’Europa per 19 volte. Tuttavia, delle otto stagioni senza qualificazione, ben sette si sono verificate sotto la proprietà di Meriton Holdings.
Scomparso dalla classifica UEFA, il Valencia, che nel 2014 si trovava all’ottavo posto, davanti a squadre del calibro di Arsenal, Porto, Milan, Borussia Dortmund e Inter, non è più presente in un elenco in cui figurano undici club spagnoli tra i primi cento su un totale di 427. Questa graduatoria si basa sul coefficiente delle squadre nelle competizioni europee negli ultimi quattro anni, oltre a quello della stagione in corso.
Marcelino, l’allenatore che ha raggiunto i migliori risultati con il Valencia nella decade, è stato licenziato. Insieme al direttore generale Mateu Alemany, ha ottenuto 55 vittorie in 110 partite, conquistando la Coppa nel 2019 e qualificandosi due volte per la Champions League. Tuttavia, questo successo ha comportato un aumento significativo dei costi per la rosa della squadra.
Negli anni di gestione di Lim a Mestalla, i dati negativi si sono accumulati, soprattutto nel secondo quinquennio. La squadra ha subito la peggiore sconfitta della sua storia in Coppa, con un umiliante 7-0 contro il Barcellona. Inoltre, ha vissuto una delle sue peggiori strisce senza vittorie, con dodici partite consecutive perse, e ha collezionato ventuno incontri con una sola sconfitta. Dall’inizio della sua era, il club ha cambiato ben quindici allenatori.
Trovare dati positivi in questo decennio è assai più difficile. Tra le poche eccezioni, spiccano i 77 punti conquistati dal Valencia nella stagione 2014-15 sotto la guida di Nuno Espirito Santo.