José María del Nido Benavente non ha potuto assistere alla vittoria della sua squadra durante il suo ritorno al Ramón Sánchez Pizjuán, un luogo che non occupava dal 14 dicembre scorso, quando la sua formazione si era imposta sul Celta (1-0) nell’ultima partita casalinga, in occasione della commemorazione di Jesús Navas di fronte ai tifosi.
L’ex presidente ha subito una sanzione da parte del club, il quale ha applicato il proprio regime disciplinare, infliggendogli una sospensione di 20 partite per non poter presenziare agli incontri a causa di una controversia avvenuta poco prima del derby d’andata contro il Betis, in ottobre, con uno degli avvocati del club, Lucas Fernández de Bobadilla, che lo ha denunciato per minacce e coazioni.
A sostegno della sanzione è stata utilizzata la registrazione delle telecamere di sicurezza presenti nello stadio. Del Nido ha saltato le partite contro Barcellona, Mallorca, Valencia, Espanyol, Athletic e Atlético di Madrid, ma un giudice gli ha concesso una misura cautelare in seguito alla denuncia dei suoi legali, basata su presunti vizi procedurali. Il tribunale ha deciso di adottare questa misura richiamandosi al concetto di ‘periculum mori’, che implica il rischio di ritardo nel processo. Questo si traduce nel fatto che, a causa della lentezza della sentenza, potrebbe essere eseguita una sanzione che è ancora oggetto di valutazione. L’ex presidente ha potuto fare il suo ritorno allo stadio durante la partita contro il Alavés, ma si trovava in viaggio; è stato però durante il match contro il Leganés che è tornato nel suo seggio al Sánchez Pizjuán, ricevendo numerosi incoraggiamenti dai tifosi del Sevilla, che lo sostengono nella sua lotta legale per riconquistare la presidenza nel conflitto azionario che sta combattendo con suo figlio e gli attuali dirigenti.