Il derby basco si è trasformato in una vera celebrazione del calcio, sebbene il gioco in sé non abbia soddisfatto le attese dei tifosi. Questi ultimi hanno creato un’atmosfera spettacolare fin dai preparativi, riempiendo lo stadio di Anoeta con 36.058 spettatori, quasi raggiungendo il record stagionale dopo settimane di affluenze deludenti.
L’energia del pubblico è stata palpabile, stimolata dall’esibizione di ‘Euskal Dantza’, che ha sfortunatamente coinciso con un forte acquazzone. Durante le celebrazioni, si è reso omaggio a importanti leggende della Real come Aranzabal, De Paula, Rekarte e Alberto, mentre i giocatori sono entrati in campo accompagnati da un toccante inno a cappella e da un suggestivo mosaico txuri urdin, con la gigantesca ikurriña sullo sfondo e un impressivo tifo di Bultzada che esprimeva un messaggio significativo: “Proteggeremo il nucleo della nostra storia”.
I canti per Imanol sono risuonati in tutto lo stadio, ripetuti più volte dai sostenitori. Tuttavia, il clima vibrante non si è mantenuto durante il match, limitandosi a sporadici momenti di tensione, come nell’angolo finale o nelle proteste per decisioni arbitrali. La conclusione della partita è stata deludente, nonostante l’importanza dell’incontro, in quanto le azioni offensive scarseggiavano. Bultzada ha voluto anche ricordare il tifoso dell’Athletic, Iñigo Cabacas, ricevendo il plauso dei sostenitori ospiti, che hanno chiuso la giornata con il loro “sí se puede”, guardando con speranza verso l’Europa. Una giornata di derby rimane sempre memorabile, specialmente quando il sole splende su Donostia.
Nonostante l’orario (21:00) e si trattasse di una domenica, con l’attenzione dell’Athletic rivolta verso Manchester, molti tifosi del club si sono riversati nella capitale guipuzcoana, unendosi ai sostenitori della squadra avversaria. Questo ha creato un’atmosfera vivace nel centro storico sin dal mattino. La via Fermín Calbetón e la Piazzetta della Costituzione sono state particolarmente frequentate, accogliendo centinaia di appassionati che hanno potuto godere di un clima adatto a tutte le età. Dopo essersi divertiti con le specialità culinarie di San Sebastián, i presenti si sono diretti verso Amara, dove li attendevano migliaia di altri tifosi per continuare i festeggiamenti. L’atmosfera è stata straordinaria e accogliente, come al solito, tra due tifoserie che si sono sempre comprese bene nelle rispettive città. La giornata si è rivelata lunga e festosa, anche se alla fine non c’è stato un epilogo all’altezza all’interno dello stadio.