Rissa tra giocatori del Partizan Belgrado: il caos dopo una notte di festa

Carlik Jones, Frank Ntilikina, Sterling Brown e Isaac Bonga protagonisti di un episodio violento a Belgrado

Un episodio di violenza in centro a Belgrado

Nella notte tra domenica 4 e lunedì 5 maggio, un violento episodio ha coinvolto quattro giocatori del Partizan Belgrado: Carlik Jones, Frank Ntilikina, Sterling Brown e Isaac Bonga. Secondo le informazioni riportate dal sito serbo Sportal, i giocatori sarebbero stati coinvolti in una rissa al di fuori di un locale notturno, dove avrebbero cercato di difendere alcune ragazze in loro compagnia, prese di mira da un altro gruppo.

La dinamica della rissa

Stando alle testimonianze, i quattro atleti sarebbero stati attesi all’uscita del locale, dove è scoppiata la violenza. Le immagini della rissa hanno rapidamente fatto il giro dei social media, suscitando scalpore tra i tifosi e gli appassionati di basket.

Durante il confronto, due dei giocatori avrebbero riportato lievi ferite alla testa, mentre un terzo avrebbe subito la frattura di un dito della mano. La situazione è degenerata rapidamente, trasformando una serata di divertimento in un episodio di violenza che ha coinvolto anche altre persone presenti.

Intervento della polizia e conseguenze

Quando la polizia è giunta sul luogo dell’incidente, intorno alle 5.30 del mattino, i quattro giocatori del Partizan non erano più presenti. Questo ha sollevato interrogativi sulla loro condotta e sulle possibili conseguenze disciplinari che potrebbero affrontare. La dirigenza del club sta seguendo con attenzione l’evolversi della situazione, mentre i media serbi continuano a riportare aggiornamenti sull’accaduto. La rissa ha messo in luce non solo la fragilità della sicurezza in alcune aree della città, ma anche la responsabilità che i giocatori professionisti hanno nei confronti della loro immagine e dei loro fan.

Minnesota Timberwolves e Golden State Warriors: una semifinale da non perdere

La straordinaria statistica di Roberto Fernández

Leggi anche