La storia del Sepak Takraw

Un misto tra pallavolo e calcio, come nasce e cos'è il sepak takraw

Il sepak takraw è un gioco simile alla pallavolo nato nel Sud Est asiatico diversi secoli fa. Nonostante concetti e regole siano tutto sommato molto simili alla pallavolo, il modo in cui i giocatori devono colpire la palla è totalmente diverso: si può tocccare la palla con i piedi, le ginocchia, il petto e la testa, ma non le mani.

La storia del sepak takraw

Il sepak takraw nasce in Malesia circa 500 anni fa, la sua culla è la corte reale nella quale i nobili potevano sfidarsi in questo gioco di abilità o assistere alle partite.

Il gioco consiste nel controllare la piccola sfera utilizzata con piedi, gambe, testa, ginocchia e petto provando a mandarla dalla parte opposta della rete. Non riuscire a mandare la palla nel campo avversario significa dare un punto agli avversari.

Dal 1940 in poi questo gioco inizia ad espandersi capillarmente per il Sud Est asiatico, e di conseguenza vennero introdotte delle regole scritte. La prima competizione ufficiale di sepak takraw venne disputata in un club di nuoto il 16 maggio 1940 a Penang, qui parteciparono al torneo diverse squadre provenienti dai villaggi vicini. La sua diffusione fu abbastanza rapida, e già nel 1950 veniva giocato nella maggior parte delle scuole della regione.

La prima Federazione Malese di sepak takraw venne fondata nel 1960 proprio a Penang, facendolo includere cinque anni dopo nella lista dei Giochi della Penisola del Sud-Est asiatico, per questo nel 1965 venne fondata la Federazione asiatica Sepak takraw, mentre nel 1992 la International Sepak takraw Federation venne costituita come organo di governo mondiale del gioco. Negli ultimi 10 anni questo sport si sta diffondendo sempre più in tutto il mondo, comunità sepak takraw sono già presenti a Los Angeles ed in Canada, oltre al grande successo riportato in paesi come Malesia, Tailandia, Indonesia, Corea, Giappone, India, Filippine e Pakistan.

Campo da gioco e attrezzature

Il campo da gioco di sepak takraw è decisamente simile a quello di pallavolo: superfice piana, orizzontale e uniforme; la dimensione è quella di un campo da badminton ovvero 13,40 metri di lunghezza per 6,10 di larghezza, con le linee disegnate a suddividere il campo in zone. I confini del campo sono a 10 piedi di distanza da qualunque ostacolo, mentre l’altezza della rete al centro è circa di 5 piedi e un pollice.

Le diverse parti e linee del campo sono le seguenti:

  • Central line: la linea centrale, larga 0,02 metri ed è tracciata al centro del campo, lo divide in due metà uguali.
  • Quarter circles: disposti ad ogni lato dell’angolo della linea centrale, quarti di cerchio del raggio di 3 piedi.
  • Service circle: le metà campo hanno ognuna un cerchio di servizio da cui il battitore deve servire la palla. Ogni cerchio ha un raggio di circa 1 piede, il centro di ogni cerchio è situato a 8 piedi dalle linee posteriori e a 10 piedi dalle linee laterali.

La palla utilizzata per le partite è solitamente in fibra sintetica, dal peso massimo di 170-180 grammi per gli uomini, 150-160 per le donne. Solitamente il diametro è da 5 pollici, le palline in gomma sintetica devono avere 12 fori e 20 intersezioni. I palloni possono essere monocolore o multicolore a patto che non compromettano la prestazione degli atleti.

La rete è più resistente di quelle da badminton, fatta di corda o nylon. Deve essere di 0,7 metri con una lunghezza di 6,1 ed un’altezza che dovrebbe essere 1,42 metri dal campo per le donne e 1,52 per gli uomini. Le scarpe utilizzate sono piatte in quanto si gioca in palestre chiuse, i giocatori sono soliti avere protezioni per ginocchia e caviglie. Ci sono due tipi di partita a sepak takraw: il regu, tre giocatori contro tre, ed il doubles regu, in cui le squadre sono composte da due giocatori.

Scritto da Gabriele Vecchia
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