Il patrimonio di Romelu Lukaku continua a crescere anche grazie al fiuto del centravanti belga. Non solo punta di diamante dell’Inter capolista di Antonio Conte, Big Rom, infatti, ha anche un risvolto da imprenditore.
Il patrimonio di Romelu Lukaku
Il gigante buono del calcio ha anche un certo fiuto per gli affari. L’attaccante di Anversa, infatti, detiene oltre il 75% della Universal Image Rights UK, un’azienda di diritti di immagine con base a Londra. La società mette le fondamenta nel 2014, quando Romelu Lukaku giocava nell’Everton, seconda squadra di Liverpool.
Dopo qualche anno di “ombra”, la società ha fatto il definitivo salto nel 2018, chiudendo l’anno in utile per circa 640 mila sterline (più di 750 mila euro).
Ad oggi, la società continua a macinare utile, aumentando le cifre in circolazione soprattutto nelle due stagioni in cui Big Rom militava per il Manchester United. Per quanto sia portato, Romelu Lukaku ovviamente agisce sotto consiglio di due manager inglesi: Gary Brothers e Steven Bartlett, in società dal 2017, e Alain Goblet, dal 2018 membro del Consiglio di Amministrazione.
I ricavati della società di Romelu Lukaku vanno a sommarsi allo stipendio che l’attaccante dell’Inter percepisce nella società milanese. Big Rom ha infatti un contratto da 7 milioni e mezzo a stagione, che arrivano a più di 11 se si considerano gli sgravi fiscali previsti per i lavoratori impatriati dal Decreto Crescita. Se a questo andiamo ad aggiungere le numerose aziende che lo hanno ingaggiato come testimonial, tra cui l’accordo con la famiglia Agnelli per la nuova campagna di Maserati-Stellantis, ecco che il fatturato del belga schizza alle stelle.
Insomma, un fiuto per gli affari che accresce un patrimonio già di per sé alto. Niente male per l’attaccante, che nel 2018 sembrava aver raggiunto l’apice della sua carriera calcistica (e non solo).
