Plusvalenze Juventus: il Tar dà ragione a Cherubini e Paratici, la Federcalcio consegnerà la carta Covisoc ai legali bianconeri

Il cavillo che può salvare la Juventus sull'inchiesta plusvalenze: i legali bianconeri visioneranno la carta Covisoc

La sentenza del Tar del Lazio, che obbligherà la Federcalcio a mostrare ai legali bianconeri la lettera con i “chiarimenti interpretativi” riguardanti la vicenda plusvalenze, è certamente un punto a favore per la Juventus nella complicata vicenda giudiziaria in cui club e tesserati sono implicati.

In ogni caso è ancora presto per capire quale saranno le conseguenze di questa sentenza sul campionato, solo dopo che la “carta Covisoc” sarà consegnata ai legali bianconeri. Merito dunque al dirigente juventino Federico Cherubini, insieme all’ex dirigente Fabio Paratici, per aver portato avanti il ricorso alla giustizia amministrati

Lettera Covisoc: ecco come potrebbe invalidare il processo plusvalenze

L’ultimo punto della battaglia legale tra Juventus e Federcalcio riguarda il contrattacco juventino. Il Tar ha accolto il ricorso dei dirigenti bianconeri di acquisire un particolare documento scambiato tra Federcalcio e Covisoc il 21 aprile 2021.

Per la Federcalcio questa lettera non sarebbe altro che un atto “pre provvedimentale”, nonché interno, per questo l’iniziale rifiuto nel consegnarlo a gli avvocati della difesa, per cui invece grazie a questo documento sarebbero stati violati i tempi procedurali.

Il motivo per cui entro una settimana dal 7 marzo 2023 la Covisoc dovrà consegnare il documento ai legali bianconeri è il Tar lo ha ritenuto un: “contenuto provvedimentale almeno implicito”.

La speranza della team legale della Juventus è che queste carte vengano viste come un errore al principio dell’indagine fatta dall’istruttoria tale da annullare il percorso processuale fatto fin qui.

Cos’è la nota segreta tra Covisoc e Federcalcio

Questa tanto chiacchierata carta, scritta il 14 aprile 2021, riguarda la domanda di chiarimenti posta dalla Covisoc alla Federcalcio. I chiarimenti richiesti riguardavano alcune operazioni di mercato sospette.

Secondo i legali juventini questo documento potrebbe portare all’inammissibilità dell’intero processo davanti alla Corte d’appello federale a causa della violazione dei tempi procedurali. Se quest’ipotesi venisse effettivamente accolta dalla Corte d’Appello, verrebbero di conseguenza tolti i 15 punti di penalizzazione in campionato così come le inibizioni destinate ai dirigenti coinvolti nella vicenda.

Si tratterebbe di un cavillo non da poco se questo dovesse accadere, una sorta di “carta esci gratis di prigione” a causa di un vizio di procedura. Bisognerà però attendere di capire quale sarà il reale peso dato a questo documento, e cosa effettivamente vi sia scritto al suo interno. Quel che è certo è per l’intero mondo del calcio italiano si prospetta una primavera ad alta tensione, e con la lente d’ingrandimento fissata sui prossimi processi come quello del Coni, che si esprimerà prima di Pasqua.

Il sesto punto del ricorso della Juventus: “la prima osservazione secondo cui ‘la trasmissione di indicazioni interpretative non può costituire nel processo sportivo una forma effettiva di atto d’indagine, potendo al più appartenere al novero degli atti pre-procedimentali’ travisa il senso della questione, confondendo l’’atto d’indagine’ con ‘la notizia dell’illecito’ che avvia (e deve avviare) le indagini”; la “seconda osservazione (per cui la nota Covisoc costituisce atto tipico di proposta di avvio indagine ed è solo da tale istante che deve calcolarsi un qualunque termine di iscrizione della notizia dell’illecito) non appare apprezzabile, in quanto il fatto che la Covisoc possa determinare l’avvio delle indagini non esclude che le stesse potessero essere state avviate prima e ‘di propria iniziativa’ dal procuratore federale”

Scritto da Gabriele Vecchia
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