Quante tasse pagano i calciatori di Serie A

Quante tasse pagano i calciatori di Serie A? Le percentuali ed il calcolo delle aliquote.

In Serie A vi sono molti numeri, la maggior parte di questi è relativa ai gol dei calciatori o alle prestazioni delle singole squadre durante tutto l’arco della stagione, poche volte ci si sofferma sul ruolo che i calciatori hanno a livello fiscale, in particolare sulle tasse che devono allo stato, in questo articolo capiremo proprio questo particolare aspetto, scoprendo le tasse che pagano in base ai contratti stipulati.

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Le tasse che pagano i calciatori di Serie A

Attualmente l’aliquota che viene detratta ai calciatori dal loro stipendio loro è pari al 43% e questa particolare voce fa riferimento ai contratti di giocatori professionisti il cui ammontare di guadagno annuo è superiore ai 50.000 euro annui.

I contratti che superano il milioni di euro all’anno hanno una tassazione inferiore, essa infatti scende al 25% e questo è frutto della scelta fatta dal governo Conte quattro anni fa. Questa percentuale va ad aumentare se il calciatore approdato nel campionato italiano non è stato residente in Italia nei due anni precedenti al suo arrivo.

Il giocatore che è arrivato in un club italiano da una squadra straniera e dichiara che è intenzionato a risiedere in Italia anche nei due anni successivi al suo arrivo è destinato a pagare di meno.

Quindi se un giocatore ha un contratto di 3 anni con un club (esempio) e dichiara di voler abitare in Italia sino alla scadenza avrà una tassazione inferiore rispetto al primo anno in cui pagherà di più in quanto ha vissuto all’estero nelle due stagioni precedenti. La tassazione gode di uno sconto in busta paga a livello IRPEF pari al 70% questo aumenta sino al 90% se il calciatore risiede nel Sud Italia.

Questo meccanismo ha un beneficio anche per le società che così facendo pagano di meno l’ingaggio del calciatore aumentandone così il potere d’acquisto per un’eventuale futura rivendita.

Si applica a giocatori italiani e stranieri che non hanno mai risieduto in Italia e per giocatori che hanno già risieduto nel nostro paese e vi rientrano dopo almeno due anni di assenza.

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Aliquote differenti sulla base delle regioni di residenza

Molto dipende dalle aliquote che le regioni stanziano per i residenti infatti se un calciatore di un club italiano (es. Inter) ha la residenza fiscale a Firenze è destinato a pagare l’aliquota della regione Toscana e del comune di Firenze, pari a 2,00%. gruppo 1

Quindi su uno stipendio da 10 milioni lordi, riceverà un guadagno netto di 5.497.997,18 euro.

Su questo esempio si può dedurre la differenza tra stipendio lordo e netto, quello che poi verrà effettivamente corrisposto al calciatore.

In tasse quindi va quasi il 50% dei guadagni annui del calciatore. Su stipendi milionari l’impatto è importante ma naturalmente questo non preclude assolutamente di vivere una vita nel massimo del lusso.

La scelta dello stato italiano è logica, più guadagni più puoi permetterti di pagare maggiori tasse e l’esempio dei calciatori professionisti del massimo campionato calcistico nazionale è perfetto per capire come viene effettuato questo tipo di calcolo.

Scritto da Filippo Imundi
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