Non è finita, come recita il proverbio, per chi lotta. Mikel Jauregizar rappresenta un modello per i calciatori che militano nel cosiddetto calcio di categoria inferiore. Passare dalla prima divisione vizcaina a quella spagnola comporta non pochi ostacoli, ma tutto può accadere quando meno ce lo si aspetta.
Alcuni anni fa, il padre di Julen Guerrero raccontava quanto fosse difficile per molte famiglie e giovani il momento in cui, alla fine della stagione, si recavano a Lezama e scoprivano che l’Athletic non avrebbe più contatto con i loro figli per le stagioni future.
“Autentici drammi”, si usava dire. Tante speranze riposte in un futuro in chiave rojiblanca che svanivano in un attimo. Un qualcosa che, con tutta probabilità, continuerà a ripetersi di anno in anno. Sotto questo punto di vista, Jauregizar deve fungere da esempio per i giovani calciatori delle categorie inferiori. Non bisogna arrendersi. Tutto è possibile se non ci si lascia scoraggiare dalle difficoltà che si presentano lungo il cammino.
Per quanto riguarda l’Athletic, la società ha molte ragioni per essere soddisfatta per la proroga del contratto del centrocampista di Bermeo fino al 2031. La squadra si garantisce la presenza di un giocatore che in soli due anni di presenza in Prima ha dimostrato di poter confrontarsi con i migliori della Liga. Nella sua prima apparizione sotto la guida di Valverde, ha messo in evidenza le sue abilità. La stagione attuale, in cui ha consolidato la sua posizione nell’élite del calcio, è stata una delle più grandi gioie per la famiglia rojiblanca. Ha avuto diverse proposte per cambiare squadra, ma il suo unico desiderio era continuare a giocare per il club che ama. Inoltre, con il numero 18 sulla schiena e senza clausola di rescissione, ha l’ambizione di diventare il successore di De Marcos, uno dei suoi punti di riferimento. Dal Bermeo al successo.
I sogni, si dice, rimangono sogni, ma a volte si realizzano. L’Athletic ha Jauregizar per lungo tempo. Congratulazioni!
