Una vittoria del genere da parte dell’Atletico contro il Real Madrid non si osservava dai tempi in cui le trasmissioni televisive erano in bianco e nero

Il 27 settembre, l’Atlético de Madrid ha scritto un capitolo memorabile nella sua storia calcistica. Sotto la guida di Diego Pablo Simeone, la squadra ha schiacciato un Real Madrid pieno di stelle, che si presentava al Metropolitano con una serie di vittorie all’attivo.

A dominare il match è stato un fantastico Julián Álvarez, che ha brillato con cinque reti in sole quattro giornate, inclusi due derby contro i rivali cittadini.

Nonostante un iniziale vantaggio del team di Xabi Alonso, grazie a un gol di Le Normand, ciò è sembrato un dettaglio insignificante.

Infatti, il predominio dell’Atlético è stato evidente, con un numero di conclusioni e situazioni da rete triplicato rispetto ai blancos, che avevano trovato la rete in poche occasioni. Se il calcio premiasse il merito e il gioco, i segnali erano chiari: il Real Madrid stava soffrendo in modo evidente contro un Thibaut Courtois, costretto a subire una delle sconfitte più pesanti della storia dei derby madrileni.

L’ultima volta che l’Atlético inflisse cinque gol al suo avversario di sempre, il paese si trovava sotto una dittatura, ben lontano dalla democrazia attuale. Anche il venerdì in cui il team colchonero aveva segnato una “manita” al Real Madrid, mancavano ancora due decenni prima che Diego Pablo Simeone venisse al mondo, e cinquanta anni prima che Julián Álvarez fosse nato. All’epoca, l’Atlético giocava in un altro stadio Metropolitano, e l’allora presidente Cesáreo Galíndez gestiva il club mentre Enrique Cerezo, l’attuale presidente, era solo un bambino di due anni e mezzo.

Il 27 luglio 2019 resta impresso nella memoria dei tifosi dell’Atlético de Madrid. Sebbene non si sia trattato di un titolo ufficiale, quell’evento ha segnato la storia: il primo derby madrileno oltreoceano. La partita, disputata a New Jersey, ha visto protagonista l’Atlético, che ha trionfato sul Real Madrid con un clamoroso 7-3. Diego Costa ha brillato in modo particolare, segnando ben quattro gol.

Questa sonora vittoria ha avuto ripercussioni significative, poiché ha influito sul trasferimento di James Rodríguez, il quale era praticamente un accordo per unirsi all’Atlético. Florentino Pérez, dopo la sconfitta di Miami, decise di interrompere l’affare. Il precedente in cui l’Atlético aveva inflitto almeno cinque gol contro il Madrid risaliva a un’epoca remota, quando la creazione della Comunità Europea era agli albori e la Formula 1 viveva il suo primo Gran Premio, con la televisione in Spagna che era ancora in bianco e nero.

I tifosi dell’Atlético non vivevano un momento così euforico dal 1950, quando inflissero un 3-6 in casa del Real Madrid nella decima giornata di campionato. In quel periodo, il leggendario Helenio Herrera, noto come “Il Mago”, guidava la squadra, offrendo uno spettacolo che rimane vividamente nei ricordi dei sostenitori più anziani.

Carlsson inauguró el marcador a los cuatro minutos, seguido por Mújica que aumentó la ventaja a los 12. Ben Barek logró el tercer tanto en el minuto 15. Pahíño recortó distancias solo cuatro minutos más tarde, aunque fue en vano. Pérez Payá estableció el 1-4 antes de que se llegara a la media hora de juego. A pesar de que el Real Madrid reaccionó con goles de Molowny y Macala en la segunda parte, acercándose a 3-4, el Atlético respondía con goles de Escuerdo y Ben Barek, quien, similar a Julián Álvarez en la actualidad, anotó dos veces, sentenciando el encuentro con un 3-6. Esta fue la última vez que los rojiblancos marcaron cinco o más goles a su rival histórico en un encuentro oficial. Ese mismo año, también lograron un 5-1 en el Metropolitano y tres años después, en 1947, un contundente 5-0 en el mismo estadio. Estas cuatro ocasiones son las que el equipo colchonero ha conseguido superarle con una ‘manita’ a su eterno contrincante.

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