L’implementazione dell’Intelligenza Artificiale per la valutazione degli arbitri dovrà essere rimandata. L’idea iniziale era quella di avere questo strumento attivo già per questa stagione. L’obiettivo era supportare la revisione settimanale degli arbitri, concentrandosi su aspetti come le ammonizioni e gli interventi, oltre a facilitare le decisioni relative agli ascensori e discensori nella stagione 2025-2026.
Tuttavia, non ci sarà alcuna presenza di IA nel corso di quest’annata, poiché ci si trova ancora nella fase di definizione dei parametri necessari affinché l’IA possa operare in modo efficiente.
Pertanto, per questa stagione continuerà ad essere fondamentale il rapporto redatto da 50 delegati, i quali osservano gli arbitri del calcio professionistico e i cui resoconti vengono caricati su una nuova piattaforma dall’inizio di questa stagione.
Nel fine settimana scorso, sfruttando l’assenza di partite di Prima divisione, si è tenuto il secondo incontro con questi rappresentanti per rinfrescare le linee guida del loro ruolo.
In MD abbiamo avuto l’opportunità di esaminare questo rapporto, composto da 12 pagine, in cui vengono valutati tutti gli aspetti dell’operato dell’arbitro durante la partita, a cominciare dalla difficoltà del match.
Si considerano fattori come la presenza di situazioni decisive, comportamenti inadeguati da parte di giocatori, tecnici e tifosi. Inoltre, si tiene conto dell’importanza dell’incontro e delle condizioni del campo.
Un’analisi specifica sugli errori arbitrali è presente nel documento. Anche in questo caso, si segna con una X gli errori commessi. Si evidenziano aspetti quali la mancata espulsione per un cartellino rosso diretto, l’assegnazione errata di un cartellino, il mancato riconoscimento di un chiaro rigore, così come la non penalizzazione di una falta che porta a un gol, o viceversa. Vengono annotati errori nell’applicazione delle regole del gioco o confusione nell’identificazione di un giocatore ammonito o espulso. La sezione successiva analizza, invece, i successi dell’arbitro.
Successivamente, ci si concentra sulla componente fisica, suddivisa in cinque livelli: insufficiente, migliorabile, livello atteso, eccellente e superlativo, valutando aspetti quali la condizione fisica generale, la tecnica di corsa, l’accelerazione, le transizioni e il posizionamento in situazioni di calci di punizione, angoli e palla in gioco. Si passa poi all’analisi delle prestazioni tecniche, dove si applicano gli stessi livelli ai criteri riguardanti le mani, la legge del vantaggio, la ripresa del gioco, il tempo supplementare, il tempo per prendere decisioni e gli incidenti in area.
Approfondimento disciplinare
Si procede quindi alla valutazione disciplinare, analizzando aspetti come le infrazioni, l’uso delle mani, il gioco di braccio, le chiare occasioni da rete, il gioco violento, le condotte aggressive, le proteste, il controllo della zona e gli errori o successi nelle decisioni relative ai cartellini durante la partita. Il report include anche un giudizio sul management della partita, valutato da insufficiente a superlativo, tenendo conto di fattori come l’interpretazione del match, la comunicazione con i giocatori e gli allenatori, l’uso appropriato del fischietto e la gestione delle decisioni del VAR. Il rapporto dell’arbitro viene completato con ulteriori due aspetti: la personalità e la collaborazione nel team. Un rapporto simile è redatto per gli assistenti e il quarto ufficiale.
Osservatori TV e parere del CTA
Oltre a questo report, si aggiunge quello degli osservatori TV, che sono ex arbitri o membri attuali del corpo tecnico del CTA, i quali valutano l’operato dell’intera squadra arbitrale secondo criteri analoghi a quelli dell’osservatore sul campo. A questi due rapporti si aggiunge la valutazione della Commissione Tecnica del CTA guidata da David Fernández Borbalán. Nel caso del VAR, l’analisi è affidata a un gruppo specifico di sette membri, oltre alla Commissione arbitrale presieduta dal responsabile di questa tecnologia, Eduardo Prieto Iglesias.

