Una potente prestazione di Hugo Duro colora di bianconero il derby di Valencia

Una giocatrice cilena ha fatto la differenza in un derby. Il magnifico gol di Hugo Duro al 79° minuto ha deciso l’incontro tra Valencia e Levante, colorando Mestalla di bianco e nero. L’urgenza di vincere, insieme alla necessità e alla parità, caratterizzava il ritorno del match regionale nell’alta competizione dopo tre anni.

Con solo un punto di margine in classifica, l’unico obiettivo era ottenere i tre punti. La vittoria significava relegare l’avversario in zona retrocessione. Ad uscire trionfante è stato il Valencia, che si distacca dalla zona pericolosa e interrompe una striscia di sette partite senza vittorie.

Per questa sfida, Corberán ha schierato lo stesso undici titolare per la prima volta in tutta la stagione. Dopo dodici turni senza ripetere formazione, il tecnico desiderava dare continuità alle buone sensazioni lasciate dalla partita contro il Betis, convertendole in un successo.

Calero, piuttosto contrariato per l’orario del match che ha limitato le sue opzioni, ha lasciato il centrocampista honduregno in panchina, potendo contare solo su Ryan e Arriaga negli allenamenti precedenti. Il portiere australiano ha iniziato da titolare, riuscendo a mantenere la propria squadra in partita fino al momento in cui ha dovuto fare i conti con un tiro inesorabile.

La determinazione del Valencia è stata evidente fin dal fischio d’inizio. Dopo sette incontri senza successi, i bianconeri si sono lanciati con vigore all’attacco, mentre il Levante cercava di conquistare il possesso della palla. Calero desiderava che i suoi giocatori si comportassero come una squadra affiatata, idealmente come un branco di lupi. Il Levante non ha mai realmente minacciato il Valencia e, pur mantenendo una fitta linea difensiva con tre centrocampisti, non ha saputo creare pericoli. Una squadra coesa, sì, ma poco incisiva.

Il Levante ebbe momenti positivi quando riusciva a mettersi in sintonia con il talento di Carlos Álvarez, ma quei momenti furono brevi. Presto il Valencia riprese l’iniziativa, ma Ryan e Toljan furono fondamentali per mantenere la propria squadra a galla. Il portiere parò due tiri di Lucas Beltrán, mentre il difensore salvò un colpo di sinistro di Javi Guerra sulla linea di porta.

Dopo l’intervallo, il Valencia continuò a premere in attacco, mentre il Levante tentava di resistere. La formazione di Corberán trovò il vantaggio grazie a una rete di Diego López, ma il VAR annullò il gol per un fuorigioco molto dubbio. Questo non intimidì il Valencia, che continuò a attaccare incessantemente. Hugo Duro, appena entrato in campo, non esitò affatto. Gayà crossò da sinistra e tentò una rovesciata, riuscendo nell’intento. Il pubblico di Mestalla impazzì e, con dieci minuti rimasti, sostenne la propria squadra per mantenere il vantaggio.

Negli ultimi istanti, il Levante diede tutto ciò che aveva, ma la loro determinazione non portò a risultati concreti. Koyalipou costrinse Tárrega a un intervento decisivo, Morales si avvicinò al gol dopo un errore di Agirrezabala, e Olasagasti tentò un tiro su calcio di punizione. Ci fu persino una piccola rissa, ma Mestalla si dimostrò impenetrabile e festeggiò il mantenimento del proprio fortino.

Lisci riguardo al suo ex allievo Gorrotxategi ha dichiarato: “Il suo livello è molto elevato, è un ‘rompipalle’, ma deve mantenere la calma.”