Diego Martínez: dal baratro alla disperata speranza con la UD Las Palmas

Quando Diego Martínez è atterrato a Gran Canaria nell’ottobre 2024, la situazione dell’UD Las Palmas era critica, con sole tre points e una squadra senza direzione. Oggi, dopo 30 giornate, il tecnico galiziano parla di “sogni” e di “diritti” con la saggezza che solo l’esperienza può conferire.

Questo venerdì, nel 35° turno di LaLiga EA Sports, affronterà il Rayo Vallecano allo Stadio di Gran Canaria. La UD Las Palmas rimane in zona retrocessione, è vero, ma una parte della salvezza dipende da loro. A quattro giornate dalla fine, però, la squadra è ancora in corsa.

E per il suo allenatore, questo è quasi miracoloso. “All’inizio era difficile pensare alla salvezza. Ora siamo in lotta. Nessuno ci ha offerto nulla”, ha affermato Martínez giovedì, a pochi giorni da un match fondamentale contro il Rayo. Ha collezionato otto vittorie e cinque pareggi, ricostruendo un gruppo che era malridotto. Ha dovuto fare a meno di elementi chiave — come il portiere, un difensore e il centravanti — ma ha mantenuto sempre la sua visione. Costantemente sicuro che, anche se i numeri non sempre sostengono le sue idee, il calcio è anche passione, determinazione e resistenza. Il suo messaggio è chiaro: “Questo team ha disputato ottime partite, apprezzate in tutta la Spagna, e non solo qui. Come a Montjuic, dove abbiamo trionfato contro il Barcellona”. Un avvertimento per coloro che si soffermano sulle sconfitte piuttosto che sulle sfide affrontate. Riguardo alla sconfitta con il Valencia, riconosce che è stata una giornata negativa, ma sottolinea che venivano da tre buone prestazioni. “A volte dimentichiamo in fretta”, si rammarica. E fa notare — senza voler giustificare, ma per fare un’analisi — che il presidente già lo aveva detto: “Abbiamo il secondo budget più basso della liga”. Questo venerdì, il Las Palmas ha bisogno di una vittoria contro il Rayo Vallecano. Non ci sono dubbi su questo.

Fábio Silva, a pesar de llegar en una condición física límite, está decidido a jugar, algo que para Martínez es más relevante que cualquier evaluación médica, ya que valora su “compromiso total”. El entrenador gallego se centra en fortalecer la defensa, enfatizando que en los encuentros cruciales hay que reducir al mínimo los errores. En este aspecto se enfoca, sin importar los esquemas, las personalidades o las tácticas. Martínez no es una persona que eleve la voz ni que golpee la mesa, pero cada una de sus palabras lleva consigo la experiencia de quien ha estado en situaciones difíciles. Pide un “último esfuerzo en estas dos semanas”, subrayando que el equipo ha ganado el “derecho a soñar”. Este es el punto clave de su mensaje. No garantiza la salvación, pero sí la entrega y la lucha constante hasta el final.

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