Borja Jiménez ha dichiarato: “Era il momento di intraprendere strade diverse.”

Borja Jiménez ha condiviso i suoi pensieri in merito alla sua partenza come allenatore del Leganés, sottolineando che la decisione è stata presa in modo concorde. Ha espresso il suo parere sul fatto che, sebbene si siano realizzati risultati positivi nel corso dei due anni di permanenza, era essenziale separarsi.

“È necessaria una nuova energia per stimolare i giocatori e ravvivare l’entusiasmo del pubblico,” ha dichiarato.

Riguardo a una possibile proposta di continuare, ha affermato di aver dovuto essere sincero e che era necessario lanciare un nuovo progetto, unendo le forze per un obiettivo comune.

“Abbiamo ottenuto risultati notevoli e siamo la squadra europea che ha subito la retrocessione con il maggior numero di punti,” ha evidenziato. Ha chiarito che la scelta di separarsi non è stata voluta dal club, ma rappresenta una decisione condivisa che considera benefica per sé stesso, la società e i sostenitori.

Approfondendo il tema, ha descritto il suo percorso come emozionante e ha ribadito l’importanza di questa separazione, con la speranza di un futuro incontro. “L’obiettivo è che il Leganés torni in Prima Divisione, poiché i suoi tifosi meritano tale status. Me ne vado soddisfatto e orgoglioso,” ha concluso. Infine, ha riflettuto sul fatto che la decisione non avrebbe potuto essere presa prima della conclusione della stagione, poiché non erano chiari né il futuro della squadra né vari altri aspetti, rendendo il finale della stagione il momento appropriato per tale scelta.

“Mi sarei sentito pronto pronto in grado di riportare la squadra in Prima Divisione, non ho alcun dubbio”, ha dichiarato. Ha inoltre sottolineato che sia lui che il suo staff tecnico partono con la sensazione di aver dato tutto per raggiungere l’obiettivo, e non si pente di nulla delle scelte fatte. Durante la conferenza stampa, ha messo in evidenza il ruolo cruciale dei capitani Sergio González e Jorge Sáenz nel spogliatoio e all’interno del club, esprimendo anche la sua gratitudine ai tifosi per il loro supporto. “Il ricordo più bello che porterò con me è l’affetto dei tifosi, il ritorno nel campo mentre lo stadio applaudiva dopo la retrocessione. Questo dimostra il valore della nostra gente e il lavoro svolto. Non è stato un ritorno in A, ma sarà un’esperienza che ricorderemo per sempre. La passione dei tifosi è stata evidente l’altro giorno; sono presenti nei momenti difficili e in quelli felici. Raggiungere questo legame è davvero complicato. I sostenitori rappresentano il più grande successo e la forza del club, come lo trattano e lo amano. Questo è il loro tesoro più grande,” ha aggiunto. Jiménez ha infine affermato di non avere chiarezza sul proprio futuro: “Non so cosa mi riserva il domani. Siamo qui per concludere una fase molto positiva; mi fa piacere essere riconosciuto come parte di una storia che presto compirà cento anni. È tempo di fermarsi qualche giorno per riflettere su varie opzioni che potremmo avere come staff tecnico e fare delle scelte. Esploreremo diverse opportunità e prenderemo una decisione nei prossimi giorni.”

L’Alavés punta a mantenere Manu Sánchez nella sua squadra

Internazionali femminili di Brescia: inizia la sfida tra le migliori