L’allenatore del Osasuna, Alessio Lisci, originario d’Italia, ha dichiarato di avere una forte fiducia nel lavoro quotidiano e ha messo in evidenza l’ottimo avvio della sua squadra nello stadio di El Sadar, dove ha conquistato 10 punti su 12, attualmente occupando il dodicesimo posto in classifica.
Lisci, che è nato a Roma, sta vivendo la sua seconda avventura nella massima serie spagnola dopo aver collezionato 23 presenze con il Levante nella stagione 21/22 e aver ottenuto ottimi risultati in Segunda con il Mirandés, con il quale è rimasto a un passo dalla promozione.
Dopo otto giornate di campionato, e con 10 punti nel bottino dell’Osasuna, l’allenatore italiano trova difficile valutare la condizione della sua squadra: “Abbiamo vissuto partite in cui ci siamo espressi bene e altre in cui non siamo stati al nostro meglio. Una volta che riusciremo ad avere maggiore continuità durante le partite, sarà più facile capire la nostra posizione”.
“In ogni caso, ritengo che non siamo in una situazione negativa. Abbiamo compensato un avvio deludente in trasferta (0 punti) con un inizio molto promettente a El Sadar. Possiamo considerare questo un buon punto di partenza per lavorare e progredire”, ha aggiunto.
Riguardo all’identità del Osasuna, ha sottolineato: “La squadra si basa su diversi principi che si notano e questo rappresenta già un’identità. Se intendiamo giocare sempre la stessa partita ogni settimana, potremmo non sviluppare mai una vera identità. Ciò riduce la variabilità, un aspetto cruciale nel calcio. È evidente che aspiriamo a mantenere una certa continuità”.
Nel match di venerdì scorso, il club navarro ha superato il Getafe, confermando il proprio stato di invincibilità in casa: “Era fondamentale ottenere i tre punti, al di là delle sensazioni. Il Getafe è un avversario difficile che ti costringe a rendere meno; era necessario trovare il modo per prevalere. È da 95 partite che non rimontavamo, sbloccare questa situazione a livello mentale è importante”.
Quando si ottengono vittorie, le emozioni sono sempre positive, mentre in caso di sconfitta, anche se si gioca bene, le sensazioni cambiano. Riguardo alla prestazione negativa nella partita di La Cartuja, il tecnico ha osservato che situazioni del genere possono accadere a qualsiasi squadra e ha evidenziato come i suoi ragazzi si siano ripresi bene.
La solidità in casa è fondamentale per progredire, ma non deve diventare un motivo per sottovalutare le partite in trasferta. “Dobbiamo rimanere molto determinati, poiché il nostro stadio è un terreno ostico per chiunque. È essenziale migliorare anche fuori casa, poiché fare affidamento solo sui risultati casalinghi non è semplice,” ha spiegato.
Nonostante le quattro sconfitte lontano da Pamplona, Lisci ha sottolineato che ci sono numerosi aspetti positivi e che la partita più difficile per il Real Madrid è stata quella contro Osasuna, a parte la pesante sconfitta contro l’Atlético di Madrid. “Abbiamo fatto buone prestazioni contro Espanyol e Villarreal, dove avremmo dovuto almeno ottenere un pareggio,” ha messo in risalto.
Per quanto riguarda le aree da migliorare, ha evidenziato l’importanza di lavorare sulla transizione e sullo sviluppo del gioco, dopo che il team ha mostrato segni di diminuzione in queste fasi. È cruciale sfruttare al meglio settimane di preparazione come quella attuale.
Lisci ha anche commentato sull’importanza di Aimar Oroz per la squadra, rimarcando il suo alto livello di gioco, ma ha sottolineato che il gruppo sta lavorando per affrontare la sua assenza, prevista per la prossima settimana dopo un mese di infortunio.
Il tecnico ha lodato il “straordinario” impegno dei suoi giocatori e la “forte fiducia” ricevuta da club, tifosi e compagni di squadra.
Riguardo ai nuovi acquisti, ha commentato: “Il problema di Sheraldo è che è arrivato alla fine del mercato. Per Rosier e Víctor Muñoz è tutto più semplice. Becker è arrivato nell’ultimo giorno di mercato, praticamente senza aver svolto la preparazione estiva… è venuto e se n’è andato con la nazionale, e ora è di nuovo così. Questo rallenta l’inserimento. Abbiamo fiducia in lui e sicuramente sapremo valorizzarlo”.
In merito al dibattito sulla sinergia tra Raúl e Budimir nel reparto offensivo, Lisci ha affermato: “Adoro entrambi e sono molto soddisfatto. Budi si adatta perfettamente al nostro stile di gioco. Non vedo difficoltà, sono diversi e possiamo sperimentare varie soluzioni. Mi sento a mio agio con entrambi”.
“Qui giocheranno solo coloro che lo meritano. Attualmente, ‘Budi’ ha sicuramente diritto a un posto in campo”, ha dichiarato.
Lisci ha anche discusso degli obiettivi per la stagione in corso: “Vedo possibilità in ogni direzione. I giocatori hanno un certo livello, e per raggiungere l’Europa bisogna elevarlo. Non dobbiamo fissare obiettivi troppo ambiziosi. Racimolare punti allevia la pressione e dobbiamo tenere a mente che la priorità è la salvezza”.
Infine, ha concluso dicendo: “Quando sarà il momento opportuno, faremo i conti per vedere fino a dove possiamo arrivare”.