Il Levante sta cercando di prevenire l’entrata in un procedimento di insolvenza

Il Levante ha indetto un’assemblea straordinaria degli azionisti per il 21 ottobre, durante la quale verrà votato un piano di ristrutturazione del debito, attualmente fissato attorno ai 90 milioni di euro. Questo passaggio è fondamentale per evitare un’eventuale caduta in un fallimento e per salvaguardare la stabilità economica del club.

Pepe Danvila, amministratore delegato e socio di riferimento del Levante, ha descritto le difficoltà che il club sta affrontando, sottolineando che, a partire da febbraio, la OLB Bank tedesca, a cui il Levante deve 17,7 milioni di euro, ha inviato una comunicazione urgente per richiedere il rimborso immediato, minacciando di portare il club in bancarotta se non fosse avvenuto.

Di fronte a questa crisi, Danvila ha chiarito che il Levante ha presentato a marzo un piano di ristrutturazione della debito presso il Tribunale Mercantile numero 1 di Valencia, con l’aspettativa che venga approvato dal giudice entro il mese prossimo. Secondo le informazioni disponibili, il piano prevede che Danvila converta 13,8 milioni di euro dei prestiti forniti al club negli ultimi mesi, diventando così il principale azionista con circa il settanta per cento delle azioni. Pertanto, gli azionisti dovranno convalidare questa modifica nella prossima assemblea per garantire la prosecuzione del piano di pagamenti, dopo la sua approvazione da parte del magistrato. Attualmente, Danvila detiene il 37% delle quote, la Fondazione del Levante possiede una percentuale simile, mentre il resto è in mano a piccoli azionisti.

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