Manu Fajardo, responsabile sportivo del Real Betis, ha dichiarato con certezza che Manuel Pellegrini rappresenta “l’allenatore più significativo nella storia del club”. Questo è quanto emerso durante un’intervista a ‘Informe Morrocotudo’. Fajardo ha sottolineato come Pellegrini sia riuscito a stabilizzare la squadra e a garantire una presenza continua del Betis in Europa, dopo un periodo di incertezze.
Rispondendo a domande riguardo alla scadenza del contratto del tecnico cileno il 30 giugno prossimo, Fajardo ha affermato che tali situazioni vanno affrontate con serenità. Ha paragonato i casi di Pellegrini con quelli di altri allenatori in differenti club, evidenziando che il suo approccio non differisce affatto da quello di tecnici più giovani.
Inoltre, ha elogiato l’impegno e l’entusiasmo con cui Pellegrini affronta ogni giorno di lavoro e partita.
Fajardo ha anche spiegato le modalità di collaborazione con il tecnico per quanto riguarda la ristrutturazione della squadra e le nuove acquisizioni: “Poche settimane prima della fine del campionato, ci incontriamo per discutere. Ognuno di noi porta il proprio computer e scambiamo le nostre idee, partendo da quel momento ci muoviamo di conseguenza.”
Entrambi giungemmo alla stessa conclusione: era necessario ingaggiare un difensore centrale. Attualmente in rosa abbiamo Bartra, Llorente e Natan. Ho detto al mister: “Capisco che ci serva un quarto centrale, ecco alcune opzioni che ho selezionato”. Abbiamo discusso le nostre opinioni e collaborato nella scelta. Per quanto riguarda Valentín (Gómez), il processo è stato simile; abbiamo analizzato la sua posizione di leadership in un club come il Vélez, all’interno di un contesto esigente. L’opzione si rivelava vantaggiosa e l’investimento contenuto, eravamo convinti della nostra decisione. Posso confermare che il rendimento di Valentín era in linea con quanto ci aspettavamo.
Fajardo ha anche condiviso dettagli sulle ultime ore della finestra di mercato riguardo al trasferimento di Antony, che è stato risolto solo all’alba di lunedì 1 settembre. “Quando Antony mi ha contattato dicendo ‘può anche avvicinarsi il Bayern Monaco o qualsiasi altra squadra del mondo, ma io voglio solo giocare nel Betis’, ho capito che era deciso. Un giocatore gioca dove desidera. È stato chiaro, sia lui che suo padre. Entrambi sono molto educati e motivati. Anche suo fratello e il suo agente danno priorità agli aspetti emotivi”.
Infine, il direttore sportivo del Betis ha chiesto scusa per il suo comportamento durante la partita di domenica a Cornellà-El Prat: “Mi scuso con gli arbitri e con il guardalinee. Ho già contattato personalmente Fran Garagarza. Quando sbaglio, ne prendo le conseguenze. Non ho interagito con loro nel modo corretto, di solito non sono così. Forse le emozioni mi hanno giocato qualche brutto scherzo e bisogna saper imparare anche da queste esperienze”.