In perfetta coerenza con il suo stile, Joaquín Caparrós si è nuovamente fatto portavoce del sevillismo in vista del prossimo derby tra Sevilla e Betis, in programma il 30 novembre al Sánchez Pizjuán. L’esperto tecnico, ora in qualità di presidente onorario, ha partecipato domenica scorsa all’incontro annuale delle fan club del Sevilla a Torrox (Málaga), dove ha lanciato una frecciatina all’acerrimo concorrente, un gesto piuttosto comune in prossimità dell’incontro con i verdiblancos.
“Cerchiamo di dimostrare che il sevillismo è vitale e potente. Certo, ci sono altre squadre che occupano più spazio nei telegiornali, ma solo per un breve tempo; noi, invece, abbiamo una lunga storia di oltre cento anni, durante i quali abbiamo continuato a crescere e a conquistare numerosi trofei,” ha affermato l’allenatore di Utrera, confermando la sua intenzione quando gli è stato chiesto se il suo commento fosse riferito al Betis.
“Riguardo al Betis? È un’interpretazione tua. Ci sono club che ricevono una certa visibilità, ma sembra che abbiano già vinto tutto. Detto ciò, per noi queste partite sono unique e le affrontiamo con un atteggiamento positivo. Abbiamo fiducia nel nostro allenatore, il quale sta svolgendo un progetto eccellente insieme al direttore sportivo.
Ci prepariamo con ottimismo, consapevoli che prima di affrontare il derby dovremo giocare un’altra partita contro l’Espanyol,” ha ripetuto. Caparrós ha chiarito che rimarrà distante dai giocatori, sebbene non abbia voluto perdere l’occasione per lanciare un’altra stoccata all’eterno rivale: “C’è un allenatore, Matías Almeyda, che saprà sicuramente motivare i suoi ragazzi, poiché ha già vissuto l’intensità di un derby qui a Sevilla, conosce la città. Dunque, è la persona giusta per spronarli. Quando i calciatori si gireranno e guarderanno a sinistra, vedendo lo stadio pieno di colori e tifo, la passione scorrerà sicuramente forte,” ha concluso.
“Al secondo, ciò che deve vacillare, vacilla”, affermava l’ex allenatore del Siviglia.

