Il Betis affronta il Girona in una delle sfide più impegnative della stagione

Il Girona si prepara per affrontare un altro incontro cruciale a Siviglia nella sua lotta per allontanarsi dalla zona retrocessione. La formazione di Míchel si dirigerà verso La Cartuja per sfidare il Real Betis, un impianto che non rappresenta affatto una sfida ridotta.

I biancoverdi, attualmente quinti con 20 punti, occupano le posizioni alte della classifica e hanno subito solo una sconfitta nelle ultime cinque partite di campionato. Tuttavia, i giocatori gerundensi arrivano con una ragione per essere ottimisti: non hanno mai perso nelle loro ultime due trasferte contro gli andalusi.

I precedenti in trasferta sono favorevoli al Girona. Due stagioni fa, un rigore realizzato da Dovbyk riportò il silenzio sullo stadio, ma nel finale Pezzella riuscì a rovinare la festa al 88′. Nella scorsa stagione, Misehouy e Bartra ottennero un pareggio che, sebbene lasciò un senso di missed opportunities, dimostrò che la squadra sa competere anche in condizioni difficili.

Il vero paragone si trova a Montilivi: quella sconfitta per 1-3 subita contro Cardoso, Antony e Isco fu un duro colpo, ora visto come un indicativo della forza dell’avversario.

In ogni caso, a dover impostare il proprio ritmo sono i catalani. La situazione in classifica è complicata. Con solo dieci punti e al diciottesimo posto, ogni errore potrebbe riportarli nel baratro, proprio quando sembrava che stessero iniziando a tirarsi su dopo la sofferta vittoria contro l’Alavés. Quel successo, tanto desiderato quanto fragile, deve rappresentare il punto di partenza per una performance più decisa anche lontano da casa.

Il contesto attuale presenta delle sfide significative. Míchel si presenta a questo incontro con un lungo elenco di infortuni che condiziona la formazione. Tra gli assenti ci sono Blind, Portu, Van de Beek, Francés, Krapyvtsov, David López, Juan Carlos e Lemar, il che altera le strategie e le opzioni a disposizione. Il tecnico ha sottolineato l’importanza di un mentalità di gruppo, puntando su aggressività, controllo di palla e sul fatto che il team debba mostrarsi audace. Il messaggio è chiaro: non è sufficiente sopportare la pressione, è fondamentale affrontare la partita con ambizione e determinazione.

Dall’altra parte, il Betis si presenta con forza e autocompiacimento. Pellegrini riporta in squadra Isco, il fulcro della formazione, e può schierare una squadra quasi al completo. La squadra andalusa ha una notevole capacità di gestire i ritmi di gioco, controlla il possesso come pochi e rappresenta una minaccia costante sia interiormente che esternamente. Con giocatori come Fornals, Lo Celso, Abde e Antony, la loro mobilità è incessante. Inoltre, l’allenatore cileno mantiene una difesa robusta, con Bartra e Natan che migliorano con ogni partita. Questa solidità ha consentito loro di affermarsi con autorità sia in Europa che in LaLiga.

Il Girona, consapevole delle difficoltà, desidera che la sfida venga vista sotto un’altra ottica: quella di una squadra che sta cominciando a ritrovarsi. Tra le notizie incoraggianti c’è il buon stato di forma di Iván Martín, cruciale nel mantenere il ritmo di gioco, e l’evoluzione di Bryan Gil sulla fascia sinistra. Tsygankov arriva con ritrovata liberazione dopo il gol, Ounahi ha confermato il suo ruolo di trequartista in grado di cambiare le sorti di una partita, e Vanat continua a offrire un mix di impegno e pericolo in area.

Il schieramento difensivo rivestirà un ruolo cruciale. La Cartuja richiede un’attenzione massima: bisogna evitare errori in zone pericolose, proteggere le spalle e ridurre al minimo le situazioni di cross, un aspetto che ha messo in difficoltà il Girona in entrambe le partite contro il Getafe e Montjuïc. Míchel ne è consapevole e insiste: ogni particolare è fondamentale e ogni confronto deve essere affrontato come se fosse l’ultimo.

Questa non è una gara qualsiasi. Con sette partite rimanenti per chiudere un girone d’andata molto impegnativo, la squadra ‘blanc-i-vermell’ ha bisogno di punti, determinazione e equilibrio. L’avversario merita rispetto, ma offre anche un’opportunità: conquistare punti a Sevilla potrebbe rivelarsi un’iniezione di fiducia per una formazione che ha affrontato innumerevoli difficoltà ed è ancora a un passo dalla salvezza.

In una giornata in cui il Betis cerca continuità e il Girona si augura di rinascere, sarà La Cartuja a stabilire se l’entusiasmo generato dall’ultima vittoria sia realmente un cambiamento di rotta… o solo un’illusione. Per il momento, l’unica strada per la squadra catalana è competere come se ogni pallone fosse determinante per la permanenza. E in effetti, è proprio così.

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