Lautaro Martínez, il capitano dell’Inter di Milano, si prepara ad affrontare l’Atlético di Madrid mercoledì in una sfida di Champions League. Un club che gli è sfuggito di mano in passato, quando i ‘nerazzurri’, con Javier Zanetti e Diego Milito come protagonisti del trasferimento, si sono intromessi nella trattativa.
Due stagioni fa, le due squadre si sono già incrociate negli ottavi di finale della stessa competizione. Un episodio sfortunato per l’attaccante argentino, che fallì un rigore durante la serie ai tiri dal dischetto, permettendo così ai colchoneros di avanzare nei quarti.
Sarà il terzo confronto ufficiale tra Lautaro e quella che poteva essere la sua squadra. Nel 2018, realizzò una rete in un’amichevole estiva a loro di fronte. Proprio all’inizio di quel anno, il destino di Lautaro subì una svolta determinante.
Aveva quasi raggiunto un accordo con l’Atlético di Madrid, quando l’Inter intervenne per convincere il Racing Club, portandolo a Milano e trasformandolo nel leader e star della squadra, che ha ottenuto il titolo di vicecampione d’Europa nel 2023 e 2025. Questa rivelazione è stata fatta nel 2023 dall’ex direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio. “Quattro giorni intensi” di negoziazioni con il Racing Club argentino cambiarono le sorti della trattativa. “La storia di Lautaro è davvero singolare poiché era praticamente un giocatore dell’Atlético. Affrontare un viaggio con il solo 1% di possibilità in una situazione già compromessa al 99% comporta il rischio di apparire ridicoli, ma per fortuna quei quattro giorni sono stati frenetici. C’era una clausola che Lautaro, per fortuna, non volle attivare, e da lì abbiamo fatto un ottimo lavoro,” ha dichiarato in un’intervista a ‘Radio TV Serie A’. Ausilio ha anche sottolineato il supporto di Zanetti e Milito nella gestione delle trattative con il club argentino.
Entrambi argentini, il primo è un ex capitano dell’Inter ed attuale vicepresidente del club, mentre il secondo è stato un attaccante leggendario dell’Inter e ha giocato precedentemente nel Racing, dove ha condiviso lo spogliatoio con Lautaro. Conclusa la trattativa, Lautaro disputò un memorabile incontro con il Racing, segnando tre gol e causando un rigore che complicò ulteriormente la situazione. “Dopo che tutto si risolse, non facemmo una bella figura in quella partita, dato che lui realizzò 3 reti e provocò un rigore. Ci siamo riuniti il giorno successivo per rinegoziare e gli offrimmo un po’ di più, ma alla fine riuscimmo a portarlo a casa”, ha spiegato Ausilio.
Un affare da record per l’Inter. Sette anni dopo, il ‘Toro’ ha totalizzato 161 reti con la maglia interista, eguagliando la leggenda ‘nerazzurra’ Sandro Mazzola. Con questo risultato, Lautaro è salito al quarto posto tra i migliori marcatori nella storia dell’Inter, con 161 gol in 349 incontri. Davanti a lui si trovano Boninsegna (171), Altobelli (209) e l’illustre Giuseppe Meazza (284), il calciatore da cui il celebre stadio, sede delle partite di Inter e Milan, prende il nome, comunemente noto come San Siro. Lautaro, il miglior marcatore dei ‘nerazzurri’ in Champions League e il primo straniero nella storia del club per quanto riguarda le reti, ha eguagliato mercoledì scorso, con il suo gol contro il Kairat Almaty a San Siro, le 25 reti in Champions del suo connazionale Hernán Crespo. In questo modo, è diventato il terzo argentino con il maggior numero di gol nella ‘Champions’, superato solo dai 41 di Agüero e dai 129 di Messi. Inoltre, ha raggiunto un altro traguardo, diventando il terzo giocatore dell’Inter a segnare in tutte le sue prime tre partite stagionali di Champions, dopo Samuel Eto’o e Adriano.
Lautaro non partecipò alla prima sfida contro l’Ajax. Fino ad ora, nel 2025, è il capocannoniere del torneo europeo per club, avendo segnato 12 gol.

