La Real Sociedad non ha intenzione di svendere Umar Sadiq. Il club è fermamente convinto che una cessione a qualunque costo rappresenterebbe un passo falso significativo nella gestione di Jokin Aperribay, il quale non desidera perdere l’investimento fatto su uno degli acquisti più costosi della recente storia.
Anche se allo stadio di Anoeta riconoscono che ci sarà una perdita economica, la priorità è trovare una soluzione dignitosa che permetta di ridurre il monte salari e ristrutturare l’attacco senza lasciare un’impressione di fallimento totale sul mercato. In questo contesto, il Valencia ha riaperto le trattative per il giocatore nigeriano, ma con richieste simili a quelle dell’estate precedente: offerte molto sotto le aspettative, proposte conservative e poco margine finanziario.
Un quadro ben noto alla Real, poiché i due club avevano già discusso fino all’ultimo giorno della finestra estiva senza raggiungere un accordo. Allora non si era trovata una soluzione e, a meno di un’improvvisa variazione, la situazione sembra tornare a essere altrettanto complicata.
Dal punto di vista sportivo, la posizione è netta: Sadiq non rientra nei piani attuali per motivi di minutaggio, rendimento e integrazione nel progetto. La sua permanenza non avrebbe senso dal punto di vista sportivo, ma non si prevede nemmeno di forzare un’uscita che possa danneggiare gravemente il club. La Real intende ridurre il monte salari e ottenere maggior flessibilità, ma non è disposta ad affrontare un’operazione che venga percepita come una sconfitta istituzionale negli uffici. Pertanto, il futuro appare indirizzato verso un inverno ricco di trattative lunghe e complicate. La Real non intende assolutamente svendere Sadiq, mentre il Valencia continua a pressare, ben consapevole che il calciatore cerca una via d’uscita e che la società accetta di doversi confrontare con una perdita economica, anche in qualsiasi forma.
Se non si verifica un vero dialogo tra le parti, la situazione potrebbe protrarsi fino alla chiusura del mercato, simile a quanto accaduto in estate, con il pericolo che nessuna delle due parti possa considerarsi completamente soddisfatta.

