Toni Kroos racconta a Romario il suo legame con Vinicius, affermando: “Entrambi ci estraevamo vantaggio l’uno dall’altro”

Toni Kroos, a 35 anni, ha rilasciato un’intervista approfondita sul canale YouTube dell’ex calciatore del Barcellona Romario de Souza Faria. Durante la conversazione, ha discusso vari aspetti legati al Real Madrid, esprimendo la sua opinione sulla situazione di Xabi Alonso e raccontando della sua relazione con i compagni di squadra.

Riguardo a Xabi Alonso, l’ex centrocampista del club blanco ha dichiarato che “allenare il Madrid è una delle sfide più ardue. Le critiche arrivano rapidamente e il tempo per ottenere risultati è limitato. Non puoi pianificare a lungo termine; devi avere successo immediatamente.

Sono certo che Xabi abbia le competenze necessarie e comprenda cosa significa per un allenatore gestire il Madrid. È consapevole delle difficoltà che sta affrontando, e merita pazienza, anche se è complicato in una realtà come quella del Madrid”.

Rispondendo a Romario sulla sua esperienza con i calciatori brasiliani, Kroos ha affermato che “ho sempre avuto una buona impressione di loro fin da giovane.

Al Madrid ho instaurato ottimi rapporti con Vinicius, Casemiro e Militao. Vivono la vita in modo molto vivace, diverso rispetto ai tedeschi. Con Casemiro e Vinicius avevo un’intesa particolare; anche al di fuori del campo eravamo molto affiatati. Se non ci si intende fuori dal campo, è difficile farlo durante le partite. Sfruttavo spesso le corse di Vinicius, mentre lui beneficiava dei miei assist”.

Parlando di Endrick, ha usato un esempio personale: “Per Endrick, la cosa più importante è giocare. Se a Madrid non ha molte opportunità, trasferirsi in prestito potrebbe essere la scelta migliore. Anche io, all’età di 18 anni, ho pensato di lasciare il Bayern per andare al Leverkusen”.

Infine, in relazione al suo percorso calcistico, ha risposto senza indugi riguardo al club più prestigioso in cui ha militato: “In questa risposta non ci sono dubbi: il Madrid. Sono stato fortunato a giocare nel miglior club del mondo per dieci anni. La mia carriera lì è stata la più fruttuosa e dove mi sono sentito più a mio agio”.

Abbiamo ottenuto notevoli traguardi. La squadra era come una grande famiglia. Questi sono stati i periodi più belli della mia carriera calcistica.

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