Pere Milla, nel programma ‘Perico Que Vola’, ha dichiarato: “Ero quasi morto, erano conoscenti di ex agenti di polizia che avevano acquistato l’auto e derubavano i turisti.”

Anna Torrodà e Pere Milla sono stati i protagonisti principali del programma natalizio ‘Perico Que Vola’, trasmesso da ‘betevé’ a pochi giorni dal derby di Barcellona di sabato, in programma a Cornellà-El Prat alle 21:00. La centrocampista e l’attaccante dell’RCD Espanyol hanno intrattenuto i tantissimi tifosi, oltre 300, presenti al Teatro Eixample di Barcellona, completamente gremito.

I conduttori del programma, Álex Pérez e David Recasens, hanno iniziato la serata scherzando con Torrodà riguardo il suo trascorso al FC Barcelona e i successi ottenuti nei settori giovanili della nazionale spagnola. La blanquiazule numero 20, tornata a giocare dopo una breve pausa per motivi di salute mentale nel 2024, ha chiesto ironicamente una maggiore espansione della Cittadella Sportiva Dani Jarque e ha auspicato che l’Espanyol Femminile abbia l’opportunità di giocare al RCDE Stadium.

Dopo aver risposto a diverse domande inviate dai tifosi tramite i social media, e con Brian Domínguez presente, Torrodà ha dimostrato le sue abilità nel gioco dell’impostore, che sta spopolando al momento in Spagna. È poi toccato a Milla, che si è ripreso completamente dall’infortunio subito a San Mamés.

Con la sua solita audacia, il giocatore di Lleida ha subito colpito un portiere rotante con la faccia del suo ex compagno Joan Garcia, contro il quale scenderà in campo per la prima volta sabato prossimo. Dopo aver ripercorso la sua carriera attraverso i sette club in cui ha giocato, condividendo pregi e difetti di ciascuno, Pere ha regalato un momento memorabile raccontando un’esperienza bizzarra che ha vissuto in Sudafrica: “Non avevo nulla e sono andato lì”, ha raccontato l’ex giocatore dell’Elche, descrivendo le straordinarie strutture in cui si trovavano, dove si era svolto il Mondiale inglese.

Un giorno, Milla raccontò un’esperienza inquietante: “Ero con un ragazzo del posto, un agente, che mi disse che saremmo andati a trovare la sua famiglia. All’improvviso, un’auto della polizia sfreccia davanti a noi, lui inizia a premere sull’acceleratore e si ferma bruscamente in una stazione di servizio. Mi spiegò: ‘Non sono veri poliziotti. Sono ex agenti a cui hanno rubato l’auto e ora derubano i turisti'”. I presenti rimasero stupiti mentre Milla concludette il racconto, ammettendo di sentirsi terrorizzato durante il viaggio che ancora doveva durare un’ora e mezza.

Milla lasciò due promesse da mantenere: festeggiare un gol contro il Barcellona simulando di reggere una sciarpa, in riferimento a una donna diventata virale per aver girato a Montjuïc chiedendo ai tifosi di alzare le proprie, e realizzare delle “trencitas de Dolan” se la squadra fosse riuscita a qualificarsi per le competizioni europee. Inoltre, non dimenticò di menzionare un’iniziativa solidale a cui partecipò vestito da temporaneo, mentre il pubblico gli lanciava peluche. L’amico Pere raccolse 13 peluche e ricevette in cambio un originale dipinto dal team di ‘Perico Que Vola’, mentre l’ultima cosa che fece fu firmare un paio di calzini con il suo volto per una giovane tifosa.

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