Calcio, Lecco: Serie B in bilico? Quale sarà lo stadio dei blucelesti

In attesa dell'omologazione del Rigamonti, quale sarà lo stadio del Lecco

Dalla gioia più smodata ad ansie e preoccupazioni in soli 3 giorni: la promozione del Lecco in Serie B dopo 50 anni rischia di trasformarsi in un incubo. Al centro del problema in atto, lo stadio Rigamonti-Ceppi e l’iscrizione al prossimo campionato della squadra bluceleste.

La società di Paolo Di Nunno non ha indicato nella documentazione dell’iscrizione, in quale stadio giocherà in casa la prossima stagione. Il termine per iscrivere le squadre al campionato, e l’invio di tale documentazione scadeva a mezzanotte del 20 giugno.

In quale stadio giocherà il Lecco la prossima stagione

Il Lecco già sapeva da tempo che il Rigamonti Ceppi non sarebbe stato omologato per ospitare la Serie B. Per questo motivo sono già in programma delle ristrutturazioni che però, non permetteranno al Lecco di iniziare la stagione tra le mura amiche. I costi per mettere a norma il Rigamonti-Ceppi si aggirano sui 600-700 mila euro, cifra che verrà pagata dalla società, mentre sul Comune cadranno i costi futuri per quanto riguarda l’ordine pubblico.

Sicuramente i lavori di ristrutturazione non saranno ultimati entro l’inizio della stagione, motivo per cui al Lecco serve uno stadio dove giocare le partite in casa. Le opzioni prese maggiormente in considerazione dalla società sono due: il Brianteo del Monza o l’Euganeo di Padova. Con tutta probabilità la scelta finale ricadrà sullo stadio veneto, ammesso che il prefetto dia il suo ok, motivo del ritardo della documentazione.

Perché il Lecco non giocherà al Brianteo

Visti i rapporti stretti tra Galliani e Di Nunno, il Brianteo anche per vicinanza geografica sembrava poter essere la soluzione ideale per il Lecco. La situazione però è cambiata con la morte di Silvio Berlusconi, la famiglia sembra essere pronta a cedere delle quote del club per cui l’affare è stato bloccato fin quando le acque non si saranno calmate.

Iscrizione in Serie B: cosa succede ora?

Vista la mancanza della voce “impianto gare interne” nella documentazione per l’iscrizione in Serie B, la società invierà, una volta arrivato anche l’ok del prefetto di Padova la pec tanto attesa, fuori tempo massimo dalla scadenza. Nel caso in cui non venisse accettata, il Lecco è pronto a fare ricorso puntando sul merito sportivo. Altro fattore su cui i biancocelesti potrebbero puntare è il ritardo di 10 giorni dall’inizio dei playoff, ed il conseguente poco tempo per inviare la documentazione richiesta. In effetti la vittoria del Lecco ai playoff è stata il 18 giugno, solo due giorni prima della scadenza.

Cosa ha detto il tecnico Luciano Foschi

Come i tifosi, anche staff e giocatori sono impotenti di fronte a questi problemi burocratici, queste le parole del tecnico del Lecco Luciano Foschi: Non sappiamo cosa sta succedendo. La proprietà è stata qui tutto il giorno a lavorare insieme al sindaco per mettere a posto tutte le cose. Ieri sera quando sono andato via era tutto a posto. Noi abbiamo guadagnato la promozione sul campo. Non c’è nessuno, Lega, prefetti, assessori che possono toglierci quello. Abbiamo vinto i playoff vincendo andata e ritorno, non so quante volte sia successo. Sono convinto che la società sistemerà tutto e giocheremo nel nostro stadio. Club e sindaco sono al lavoro per non buttare via quello che è stato fatto”.

Scritto da Gabriele Vecchia
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