Ora è ufficiale: Joan Garcia si unisce al FC Barcelona. Il club ha attivato la sua clausola rescissoria, pagando 26,3415 milioni di euro, un investimento che gli consente di acquisire il portiere più ricercato d’Europa. Da giugno, squadre come Arsenal, Manchester City, Newcastle, Bayer Leverkusen, Napoli e Inter avevano manifestato il loro interesse per il calciatore di Sallent, ma alla fine ha scelto l’offerta del Barça.
Con questo ingaggio, il club catalano si assicura non solo un talento per il presente, considerando che Joan ha compiuto 24 anni lo scorso maggio, ma anche una solida garanzia per il futuro, visto che la porta è stata difesa da Marc ter Stegen nell’ultima decade.
Hansi Flick avrà un “felice problema” con l’arrivo di un portiere che attualmente detiene il record di parate in questa stagione, ben 146. “Segnargli è molto difficile,” è stata la testimonianza di chi lo conosce bene. Joan si è dimostrato un autentico specialista nel parare i tiri avversari e, secondo chi ha avuto occasione di allenarsi con lui all’Espanyol, il suo talento era evidente già da tempo. “Ci siamo accorti delle sue doti. Durante gli allenamenti era impressionante, era quasi impossibile segnargli. E ora lo state constatando anche voi,” ha affermato Jofre Carreras, suo compagno di stanza nelle giovanili.
La sua abilità tra i pali è senza dubbio la qualità più notevole per l’ex giocatore dell’Espanyol, che con i suoi 1,91 metri di altezza e riflessi pronti è in grado di innervosite gli attaccanti avversari. Ottimi esempi di ciò sono le sue prestazioni contro Real Betis e Real Madrid, nelle quali ha messo a segno ben 10 interventi decisivi. Tuttavia, Joan rappresenta molto di più rispetto al semplice numero di parate. Ha affrontato le difficoltà, superando una lesione al ginocchio e qualche errore iniziale con la prima squadra, dimostrando che dalle avversità è possibile trarre forza e crescita.
Joan ha recentemente riconosciuto l’importanza degli errori commessi in passato, affermando che sono stati fondamentali per comprendere meglio il proprio ruolo. Grazie a queste esperienze, si sente molto più sicuro nel suo operato, sia quando esce dalla propria area che nella gestione dei palloni alti. Questo aspetto è particolarmente rilevante nell’ottica del Barcellona. La sua continua voglia di apprendere rappresenta un altro punto essenziale, così come le sue abilità con i piedi, che attraggono l’attenzione di molti. Sebbene riconosca di dover migliorare, in particolare nei passaggi lunghi, la sua prestazione è migliore di quanto si possa pensare. Possiede le doti necessarie sia per filtrare che per rilanciare, anche se, nella sua esperienza all’Espanyol, quest’ultima si è presentata raramente. Tuttavia, la sua determinazione a migliorarsi è sempre presente. Tommy N’Kono, il suo mentore, ha spesso messo in evidenza queste qualità, affermando che “gioca con esmoquin”. Questi attributi fanno di Joan, ora partendo dalla sua nuova identità, il modello perfetto per il portiere contemporaneo.