La partita giocata dall’Atlético de Madrid ad Anfield ha lasciato un retrogusto amaro nel panorama calcistico. Oltre a quanto accaduto sul campo, si è sollevato un dibattito sul comportamento di un tifoso del Liverpool che ha affrontato Diego Pablo Simeone e la panchina spagnola.
Nonostante le giustificazioni che alcuni potrebbero avanzare riguardo ai gesti provocatori, è giusto sottolineare che il tifoso in questione, Jonny Poulter, è un sostenitore accanito del Liverpool e ha già precedenti inquietanti in merito. È stato infatti colpito da una squalifica di tre anni per aver offeso un uomo di 61 anni e sua moglie disabile nel 2015, a causa di una controversia legata a un drappo dedicato a Steven Gerrard.
Jonathan Luke Poulter, di 20 anni, ha proferito insulti nei confronti di David Higham, 61 anni, il quale si trovava con la moglie in carrozzina e gli aveva chiesto di rimuovere un’enorme bandiera. Poulter, residente a Chapel Road, Anfield, ha negato l’addebito di comportamenti abusivi o minacciosi durante la partita tra Liverpool e Crystal Palace del 16 aprile, ma è stato giudicato colpevole oggi dal Tribunale dei Magistrati di Sefton. Durante l’udienza si è appreso che la bandiera controversa era stata esposta in omaggio a Steven Gerrard. Essa era stata sollevata di fronte ai tifosi disabili nel settore Kop; mentre di solito i sostenitori ritirano le loro bandiere non appena i giocatori scendono in campo, in questa occasione ciò non è avvenuto, nonostante le richieste in tal senso. La moglie di Higham, Laura, in carrozzina, stava guardando la partita dalla zona riservata ai disabili e ha raccontato in aula di aver udito “insulti” e di aver notato l’ira di Poulter.
Il signor Higham ha dichiarato di aver provato una sensazione di “minaccia e intimidazione” a causa di Poulter, che è alto 1,93 metri e in passato era già stato ammonito nel 2013 per aver cercato di introdurre fumi tossici allo stadio di Wigan. Durante l’udienza, il giudice distrettuale Richard Clancy ha commentato: “La sua altezza di 1,93 metri rende evidente quanto sia imponente. Stava discutendo con una persona che ha trascorso oltre 45 anni a seguire il calcio insieme alla moglie. Lei, che ha solo 20 anni, sostiene di conoscere il Liverpool FC e se non apprezza le opinioni altrui, può andarsene. Non esiste un tribunale equo in questo paese che possa dichiararla non colpevole di questo atto vergognoso.” Poulter è stato quindi condannato a versare 520 sterline come spese legali, 500 sterline per le spese di processo e 60 sterline come risarcimento alla vittima.