L’arrivo di Dominik Livakovic al Girona è stato uno dei trasferimenti più significativi dell’ultima finestra di mercato. Tuttavia, a settimane dalla sua firma, il portiere croato non ha ancora avuto l’occasione di scendere in campo con la maglia ‘blanc-i-vermella’, e questo inizio di attesa sta creando disagio attorno a lui.
L’intermediario coinvolto nella trattativa ha manifestato pubblicamente la sua insoddisfazione in un’intervista rilasciata a un media croato. “Le sue lamentele sono giustificate”, ha commentato, chiarendo la posizione del calciatore. Secondo le sue affermazioni, è stato il club catalano a spingere per il suo ingaggio, addirittura riuscendo a persuadere il portiere a rifiutare offerte più lucrative dal Fenerbahce.
“È stato il Girona a contattarlo, hanno fatto di tutto per portarlo; il ragazzo ha rinunciato a grandi guadagni solo per giocare… e ora non gioca nemmeno un minuto, mentre l’allenatore non cambia nulla”, ha espresso con rassegnazione. Livakovic, che fa parte stabilmente della nazionale croata e considerato un rinforzo affidabile per i pali, ha osservato dalla panchina come Paulo Gazzaniga mantenga la posizione da titolare. In effetti, l’argentino ha migliorato le proprie prestazioni da quando è arrivato il suo diretto concorrente, consolidandosi tra i pali anche dopo la pesante sconfitta contro il Levante, partita che l’agente cita come esempio del suo risentimento. A Girona si ritiene che il processo di integrazione del croato debba continuare e che Míchel sarà colui che deciderà il momento adatto per apportare modifiche in porta. L’allenatore ha più volte sottolineato l’importanza di costruire fiducia nella squadra prima di intervenire su elementi fondamentali, specialmente in un ruolo così delicato. Nel frattempo, la pressione intorno a Livakovic aumenta. Il portiere è arrivato a Montilivi con la volontà di diventare un elemento chiave e di rafforzare un comparto che aveva mostrato incertezze all’inizio della stagione. Tuttavia, il suo entourage comincia a manifestare impazienza per la mancanza di occasioni di gioco.