Il processo avviato dal Tribunale Amministrativo dello Sport (TAD) nei confronti del presidente di LaLiga, Javier Tebas, riguarda presunti gravi illeciti legati alla violazione della riservatezza delle informazioni sul FC Barcelona. Questo procedimento è una fase preliminare della denuncia presentata da Miguel Galán, presidente del CENAFE (Centro Nazionale di Formazione degli Allenatori di Calcio), al Consiglio Superiore dello Sport (CSD), che ha poi trasmesso il caso al TAD.
Secondo quanto riportato, Miguel Galán ha scritto una lettera a Joan Laporta, presidente del club blaugrana, nella quale afferma di contattare il dirigente “a nome di 18 soci del FC Barcelona”. Nella sua comunicazione, Galán sottolinea di essere stato colui che, lo scorso 12 agosto, ha presentato una denuncia salvaguardando gli interessi della sua associazione e dei soci nei confronti del CSD e del suo presidente, José Manuel Rodríguez Uribes, chiedendo l’apertura di un procedimento e l’imposizione di sanzioni a Javier Tebas per la presunta commissione di cinque violazioni gravi.
Si fa riferimento a due episodi specifici in cui LaLiga avrebbe mancato di rispettare la confidenzialità: il primo sarebbe avvenuto il 2 aprile di quest’anno, quando LaLiga comunicò pubblicamente il rifiuto di autorizzare un’operazione di Palcos VIP da 100 milioni di euro, nonostante questa fosse stata consentita nel mese di dicembre precedente, come indicato nel rapporto degli auditor del club.
Il secondo episodio riguarda la rimozione di tale informazione dal sito di LaLiga, avvenuta in risposta alle lamentele del FC Barcelona per la divulgazione inappropriata di dati riservati.
Galán ha richiesto al presidente del Barça di comparire come parte lesa, avviando possibili azioni legali, poiché “la decisione finale del TAD avrà ripercussioni immediate e dirette su aspetti giuridici, sportivi, economici e sui diritti del FC Barcelona”. Per quanto riguarda il FC Barcelona, l’organizzazione ha il diritto di agire come parte offesa, dato che, se si confermasse la violazione del dovere di riservatezza del presidente della Liga sui documenti finanziari, si potrebbero intraprendere sia azioni penali per un presunto reato di violazione di segreto, sia azioni civili per danni quantificabili in milioni di euro, in relazione al tentativo di acquisto di Nico Williams, a seguito di un incontro tra il presidente della Liga e l’Athletic Club di Bilbao, durante il quale sono state rivelate le informazioni finanziarie del FC Barcelona. Secondo Galán, non è solo lui a richiedere questa azione, ma anche “la comunità del barcelonismo, che non comprende come lei non abbia mosso denuncia contro il presidente della Liga”. “Il gruppo che ha presentato la denuncia contro il signor Tebas è composto da 18 soci del FC Barcelona e dall’Associazione Trasparenza e Demokratie nello Sport. È importante ricordare che la denuncia è stata presentata da 18 membri del suo club, che lei rappresenta”. Per il presidente di CENAFE, sarebbe inaudito, soprattutto in un periodo elettorale, che lei non si attivasse come parte lesa in questo procedimento, considerando quanto espresso dal signor…
Javier Tebas ha deciso di intervenire nel caso Negreira, dichiarandosi danneggiato nei suoi confronti per presunti reati di corruzione e gestione sleale, e nei confronti del FC Barcelona per una presunta violazione legata alla corruzione sportiva. Su questa base, Galán sottolinea nella sua lettera al presidente del club catalano che, in aggiunta, “Javier Tebas ha accusato formalmente il FC Barcelona di pratiche corruttive durante una sessione al Congresso dei Deputati, di fronte a tutti i membri del Parlamento. In sintesi, se Tebas si è dichiarato danneggiato nel caso Negreira, lei ha la responsabilità, verso i suoi soci, di fare altrettanto.”

