L’Atlético de Madrid vanta un buon numero di giocatori di nazionalità italiana o con esperienza in Serie A negli ultimi anni. Pertanto, per loro, la sfida contro l’Inter di Milano aveva un significato particolare. Per calciatori come Matteo Ruggeri e Juan Musso, era l’occasione ideale per prendersi una piccola rivincita contro la squadra lombarda, che fino a quel momento non avevano mai battuto.
Ruggeri, in particolare, ha sottolineato come all’Atlético abbia imparato a non arrendersi mai. “Da Simeone ho appreso l’importanza di non accontentarsi e di affrontare sempre le difficoltà. Questo principio è in linea anche con ciò che mi ha insegnato Gasperini,” ha dichiarato il difensore italiano.
“È stata una partita impegnativa e siamo partiti bene. L’Inter ha la qualità e le caratteristiche per metterci in crisi, ma siamo riusciti a tenerli a bada. Abbiamo ottenuto una grande vittoria, ma da domani ci concentreremo già sulla prossima sfida,” ha aggiunto il giocatore.
Prima dell’incontro, il laterale aveva già raccontato del suo esordio contro l’Inter e del fatto che, in tutte le partite successive giocate con l’Atalanta, aveva sempre subito una sconfitta dai ‘nerazzurri’. “Sfortunatamente, avevo sempre perso. Era una striscia che volevo spezzare,” commentava. E così è stato. Una sorte simile è toccata a Juan Musso. Fino all’incontro al Metropolitano, il portiere aveva affrontato l’Inter sia con l’Udinese sia con l’Atalanta, senza mai ottenere una vittoria. Solo quattro pareggi per un totale di 16 gol subiti dai ‘nerazzurri’, con una media di 1,6 gol a partita. Questa striscia si è interrotta con la vittoria, la prima per lui in 11 confronti (17 gol subiti contando anche quello del Metropolitano). Al contrario, Nahuel Molina e Giacomo Raspadori erano riusciti a prevalere contro questo avversario.

