È raro sentire qualcuno all’interno del Leganés esprimere giudizi negativi su Seydouba Cissé, nato a Dabola, Guinea-Conakri, nel 2001. Infatti, il suo entourage tende a gioire quando lui vive momenti positivi; un esempio è il suo allenatore, Borja Jiménez, che ha mostrato il suo supporto durante le conferenze stampa.
Cissé si distingue per il suo sorriso, il suo atteggiamento riservato e la gratitudine per l’opportunità che il club gli ha offerto in passato; adesso il suo obiettivo è ripagare la fiducia aiutando la squadra a rimanere nella massima serie.
Domanda: Come descriverebbe la partita contro l’Espanyol?
Risposta: Si presenta come una nuova chance. Giochiamo in casa e siamo pienamente consapevoli di ciò che è in gioco. Daremo il massimo per trionfare e mantenere viva la nostra competizione fino alla fine. Procediamo affrontando ogni incontro come unico, e dobbiamo sfruttare questa opportunità. L’intera squadra è motivata, anche se con un pizzico di nervosismo e incertezze. Abbiamo già affrontato situazioni simili l’anno scorso in Serie B. Disponiamo di un’ampia rosa e giocatori esperti. I più giovani beneficiano del supporto di chi ha già vissuto queste tensioni. Siamo molto coesi e intendiamo rimanere uniti fino alla conclusione della stagione.
D: Cosa è successo affinché la squadra si trovasse nella situazione attuale? Dalla vostra vittoria contro l’Atletico a metà gennaio, avete ottenuto solo un successo.
R: Per me è la prima esperienza in Prima Divisione, e qui ci sono tanti livelli. Abbiamo perso punti, ma abbiamo anche ottenuto vittorie contro squadre come Barcellona e Atletico Madrid. In questa categoria è fondamentale mantenere la concentrazione e procedere un passo alla volta. Non riesco a spiegare esattamente cosa sia accaduto. Abbiamo lasciato punti cruciali contro avversari diretti. Abbiamo pareggiato e perso partite in cui avremmo potuto guadagnare punti. I dettagli possono costarci cari in Prima Divisione. La cosa più importante adesso è che il nostro destino dipende da noi; se vinciamo, saremo lì; quindi dobbiamo assolutamente vincere.
P: Anche se è molto giovane, ha già passaggiato tanto tempo nel gruppo ed è uno dei pochi con esperienza internazionale. Vede questa come un’opportunità per assumere un ruolo di leader in una situazione del genere?
R: Nel nostro spogliatoio c’è una forte coesione e tutti possono esprimere la propria opinione. Ci sono compagni disposti a parlarci e a spiegarci un po’ cosa sta accadendo. La situazione attuale è piuttosto difficile e stiamo cercando di trovare soluzioni insieme tra giocatori e staff tecnico. Ci consideriamo una famiglia e resteremo uniti fino al termine della stagione.
P: Borja Jiménez ha parole di grande stima per lei e la cita frequentemente come esempio durante le conferenze stampa. C’è una connessione particolare tra voi?
R: Ho un ottimo rapporto con lui; parliamo spesso. Quando ho delle incertezze, mi rivolgo a lui per chiedere un consiglio e lui è sempre disponibile. Borja è molto astuto e, essendo un giocatore giovane, mi sta fornendo supporto per migliorare sotto vari aspetti. Anche durante gli allenamenti, quando commetto errori, mi spinge a fare meglio, ma poi si avvicina a me per incoraggiarmi, facendomi capire che ha fiducia nelle mie qualità.
P: La sua ascesa in Prima Divisione rappresenta la conclusione di un percorso che ha attraversato diversi club. Ha avuto esperienze con Anderlecht, Odense e Velje, ma non ha trovato fortuna.
R: Sono grato a tutte le persone che mi hanno supportato e a Dio. Ho avuto diverse occasioni con vari team, ma qui mi sento davvero a mio agio, come se fossi a casa. All’inizio non ho incrociato il Leganés, ma sono riconoscente a Dio e a tutto il personale del club per avermi dato l’opportunità di venire e di trovare un contratto.
P: La sua umiltà spicca, ma non è difficile lasciarsi sopraffare quando ci si trova in un contesto di alto livello, come una squadra di Prima Divisione?
R: Vengo da una famiglia straordinaria e ho un rapporto molto stretto con i miei genitori e fratelli. Presto molta attenzione ai consigli che ricevo, sia da loro che da altre persone, per riconoscere ciò che è utile e ciò che può essere migliorato. Siamo esseri umani e tutti possono perdere il proprio equilibrio, ma sono consapevole dell’importanza di rimanere con i piedi per terra e di mantenere un atteggiamento umile. Se le persone notano questa mia attitudine, ne sono felice.
Possiedi talento, ma se non hai supporto intorno a te, rischi di smarrirti. Quando inizi a giocare in una squadra di Prima Divisione, molti vogliono conoscerti e nuove persone iniziano a circondarti. È fondamentale saper distinguere chi è realmente interessato ad aiutarti da chi invece cerca solo di sfruttarti. Io ho un cerchio ristretto, composto da persone che mi vogliono bene e che condividono la mia passione per il calcio, seguendomi in questo percorso.
P: Quanto è impegnativo per un giovane di 17 anni come Lamine Yamal affrontare tutto ciò?
R: Si trova in una società che può essere d’aiuto in questo periodo della sua vita. Deve mantenere un atteggiamento umile e le persone che lo circondano devono supportarlo, poiché il mondo del calcio e della vita possono cambiare rapidamente. È in un momento speciale e deve sfruttare questa opportunità, giocando con gioia e senza pressioni. Ciò che apprezzo di lui è che, quando lo vedo in campo, trasmette l’idea di divertirsi, di godere del gioco. Non si crea pressioni inutili, non complica le situazioni e spero continui così, portando gioia a chi ama il calcio.
Domanda: continuerai con il Leganés in Segunda?
Risposta: Ho ancora un anno di contratto e arrivo da un’esperienza in Segunda. Se mi trovi bene qui, sì, proseguirò con il club, impegnandomi al massimo per aiutarlo.
Domanda: ti sei mai immaginato di segnare il gol che garantirebbe la salvezza?
Risposta: Sarebbe un gol straordinario, uno dei momenti più belli della mia vita. Ogni volta che segno per questa squadra lo festeggio come se fosse l’ultimo gol della mia carriera. Domenica, spero di avere l’occasione di segnare e contribuire alla vittoria, portando a casa tre punti. Ne sarei molto felice.