Il mister della UD Las Palmas, Diego Martínez, ha dichiarato venerdì, prima della partita contro il RCD Espanyol nell’ultima giornata de LaLiga EA Sports, che la squadra cercherà di ottenere la vittoria “come professionisti, per rispetto verso il club, gli avversari e la competizione”, nonostante il definitivo passaggio alla Segunda División.
Durante la sua ultima conferenza stampa sull’isola, Martínez non ha ufficialmente salutato, affermando che “il club comunicherà ciò che deve comunicare”, e ha evitato di effettuare un “analisi approfondita” della sua esperienza con la squadra, sebbene abbia riconosciuto di aver “fallito” nell’obiettivo prefissato.
Tra le motivazioni fornite, il tecnico ha indicato che il “tallone d’Achille” è stato subire gol “con troppa facilità”, anche se la sua formazione ha mostrato “un ottimo rendimento” in fase offensiva, peccando però nel concretizzare “occasioni nitide” in partite decisivi alla fine della stagione. Martínez ha convocato per l’ultima settimana di allenamenti diversi giocatori delle giovanili, ritenendo che questa fosse “una parte del processo di crescita”, ma ha precisato di averlo fatto “per tutto l’anno”, non solo ora che è avvenuto il retrocesso e in vista di un match poco significativo per la sua squadra, ma non per l’Espanyol. Infatti, per i padroni di casa, la sfida è cruciale per la loro salvezza, e il CD Leganés seguirà con attenzione, sperando che i canari non perdano a Cornellà-El Prat.
Riguardo all’assenza prolungata dell’attaccante portoghese Fábio Silva, il club non ha fornito alcun comunicato medico ufficiale, così come non era avvenuto in occasione della sua prima infortunio muscolare. Inoltre, per quanto concerne la controversa ammonizione ricevuta da José Campaña durante la partita contro il Leganés, a causa delle proteste dalla panchina al minuto 16 pur essendo già stato avvisato riguardo alla possibile sospensione, Martínez ha escluso qualsiasi mancanza di professionalità. Anzi, ha messo in evidenza il “compromesso” di ogni singolo giocatore, che ha dato il massimo per cercare di mantenere la squadra in categoria, “ma non è bastato”.