Calero, al culmine della sua carriera

La carriera di Fernando Calero con il RCD Espanyol è caratterizzata da alti e bassi. Quest’anno segna il settimo per lui come giocatore delle “Perico”, dopo il suo arrivo nell’estate del 2019, quando il club ha versato otto milioni di euro al Real Valladolid.

Questa somma lo posiziona, ancora oggi, come il settimo trasferimento più costoso nella storia del club, a pari merito con Sergi Darder e il messicano César Montes. Per lungo tempo, questa etichetta gli è pesata.

Calero, che ha compiuto 30 anni di recente, ha firmato il suo contratto a soli 23 anni, subito dopo essersi affermato come una delle sorprese della Liga nella sua stagione da debuttante.

Con 36 presenze con il Valladolid, si era creato l’opinione che sarebbe diventato un difensore centrale di grande valore nel lungo periodo. Tuttavia, a causa di continui problemi fisici e della mancanza di stabilità sportiva nell’Espanyol, che ha subito due retrocessioni in quattro anni, Calero non è riuscito a esprimere il suo pieno potenziale. Solo in occasione dei playoff di promozione del 2024 ha mostrato barlumi di quel talento, un trend che sta continuando nelle partite recenti.

Con l’impossibilità di riportare Marash Kumbulla, nuovo acquisto del Real Mallorca e compagno di Lele Cabrera nella scorsa stagione, Calero ha dovuto prendere l’iniziativa. Questo diventa ancor più rilevante considerando l’età media bassa della rosa degli “Perico”, fissata a 25,54 anni. “È arrivato con grande motivazione,” sottolinea chi lo osserva da vicino. E non ha deluso le aspettative: ha partecipato a sei delle sette partite finora disputate, saltando solo la sesta per una gestione delle sue energie, e risultando titolare in cinque di esse. “L’anno scorso ha spesso allenato con una caviglia malconcia ed era disponibile per giocare per 10-15 minuti. Quest’anno non ha saltato un allenamento e si è presentato con grande voglia di fare; non ho nulla di negativo da dire su di lui.”

Durante una conferencia de prensa antes del encuentro entre el Valencia y el RCDE Stadium, Manolo González elogió a su compañero y profesional, Calero. “Está en perfectas condiciones, la clave es que se trata de tres encuentros en solo siete días”, aclaró el entrenador lucense. En el partido en Montilivi, debido a la ausencia inesperada de Cabrera, decidió alinear una pareja de defensas inédita con Calero y el joven Clemens Riedel. Esta decisión resultó ser un gran acierto, ya que el jugador alemán mantuvo el buen nivel que mostró en su debut hace tres días, mientras que Calero tuvo una de sus mejores actuaciones en sus 158 partidos con el Espanyol. Ahora, Manolo se enfrenta al dilema de tener varios centrales en excelente forma, al mismo tiempo que el club debe considerar si renovará el contrato de Calero, que se encuentra en su último año.

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