Il Sevilla non si trovava in una posizione per qualificarsi alle competizioni europee dal 2022

Matías Almeyda ha riportato entusiasmo tra i tifosi del Sevilla e la vittoria convincente contro il Barcellona ha rincuorato le speranze. Dopo una lunga lotta per evitare la retrocessione negli ultimi tre anni, la squadra andalusa guarda adesso verso l’Europa per la prima volta.

Con 13 punti accumulati in 8 partite, il Sevilla è tornato a piazzarsi in posizioni europee quasi dopo tre anni e mezzo. Attualmente si trova sesto, avendo gli stessi punti dell’Atlético Madrid, quinto in classifica, e le prospettive future appaiono ottimistiche nonostante il club abbia il budget salariale più basso della Liga.

Non si trovava in zona Europa dal maggio 2022, anno in cui il Sevilla di Julen Lopetegui concluse la stagione al quarto posto dopo aver battuto l’Athletic nell’ultima giornata. Quella fu la terza qualificazione consecutiva per la Champions League tramite la classifica, un’annata in cui la squadra era regolarmente nelle posizioni alte. Dall’addio di Lopetegui, hanno cambiato panchina ben sette allenatori, tra cui Jorge Sampaoli, José Luis Mendilibar, Diego Alonso, Quique Sánchez Flores, Xavi García Pimienta, Joaquín Caparrós e, infine, Almeyda. L’allenatore argentino è riuscito là dove i suoi predecessori hanno fallito, eccezion fatta per Mendilibar, che aveva riacceso il fervore del pubblico con la performance nella Europa League 2023. Il Sevilla ha battuto il Barcellona dopo dieci anni dall’ultima volta, registrando così la seconda vittoria al Sánchez Pizjuán nel 2025 e riuscendo ad ottenere due successi di fila, cosa che non accadeva dai tempi di Quique Sánchez Flores.

César Tárrega ha esplorato ogni aspetto

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