Ieri, lunedì, è arrivata la notizia che la UEFA, nonostante l’opposizione di alcune parti interessate, ha approvato la partita Villarreal-Barcellona che si svolgerà a Miami il 20 dicembre prossimo. Con il via libera per l’incontro, l’AFE ha in programma di convocare i capitani delle squadre di Prima Divisione per ascoltare le loro opinioni ora che la UEFA ha dato il proprio consenso.
I preparativi per questa riunione sono già in corso. Durante il precedente incontro del 21 agosto, i capitani si erano espressi contro la regolarità di questa partita, compresi i rappresentanti delle due squadre coinvolte. Loro avevano sollevato la questione perché volevano ulteriori dettagli, ritenendo che l’evento potesse interferire con l’accordo tra LaLiga e AFE.
Secondo l’articolo 8 del contratto, il tempo di concentrazione e i viaggi dei giocatori devono rispettare determinate tempistiche: “I calciatori devono partecipare a ritiri stabiliti dal club, che non possono superare le 36 ore prima dell’inizio della partita in casa, e 72 ore in trasferta, compresi i tempi di spostamento.” Ciò implica che le 36 ore si applicherebbero per il Villarreal come squadra locale e le 72 per il Barcellona.
Un altro aspetto discusso riguarda l’articolo 9, che stabilisce un riposo settimanale minimo di un giorno e mezzo, di cui almeno un giorno deve essere ininterrotto. Inoltre, sono state sollevate altre due questioni: la copertura assicurativa in caso di infortuni e le compensazioni economiche. In quanto principali protagonisti di questo evento, i giocatori richiedono una forma di compenso e parte dei guadagni che i due club riceveranno per la partita a Miami. Ultimamente, l’AFE si è mostrata sorpresa dalle decisioni della UEFA.
L’11 settembre scorso, l’organo di governo del calcio europeo ha comunicato l’intenzione di avviare una serie di consultazioni con le parti coinvolte prima di arrivare a una conclusione. In quel frangente, il sindacato ha chiesto di essere parte di queste conversazioni, ma tale richiesta non è stata accolta, suscitando sorpresa, poiché in precedenza si era sottolineata l’importanza della trasparenza e del dialogo in questo processo.