Mercoledì LaLiga, guidata dal presidente Javier Tebas, ha partecipato all’inaugurazione della quinta edizione delle giornate dedicate a tematiche di frodi e corruzione nello sport. Durante questo evento erano presenti anche rappresentanti del Consiglio Generale del Poder Judicial, Interpol, Polizia, UEFA, AFE e la Direzione Generale del Gioco in Spagna.
In tale contesto, il presidente della lega ha ribadito l’impegno nella lotta contro ogni forma di manipolazione delle partite, parallelamente agli sforzi per combattere il razzismo all’interno degli stadi calcistici. Tebas ha sottolineato che dal suo ingresso in carica nell’aprile 2013, “la lotta contro le frodi è fondamentale”.
Ha aggiunto che la collaborazione con la Polizia Nazionale è cruciale. Infatti, ha rivelato che LaLiga ha monitorato finora 9026 partite, coprendo ogni stagione di Prima e Seconda divisione negli ultimi undici anni. Quest’attività coinvolge il controllo dei 380 incontri della massima divisione e dei 440 della Seconda, per un totale di 820 partite.
Inoltre, LaLiga ha comunicato di aver organizzato 168 workshop sull’integrità e di essersi fatta parte in indagini su possibili irregolarità o frodi sportive anche in competizioni minori. Le sanzioni previste non riguardano solo aspetti legali, ma hanno anche ripercussioni nel contesto sportivo. Secondo l’articolo 78 del Codice Disciplinare della RFEF, le punizioni possono includere la sospensione della licenza per un minimo di due anni, la perdita della partita, la deduzione di punti, la retrocessione o la necessità di giocare in un campo neutro.

