La Real mira a piantare la sua prima bandiera lontano da casa, precisamente a El Sadar

Oggi pomeriggio, la Real Sociedad si troverà ad affrontare una grande sfida contro se stessa e la sua difficoltà ad ottenere vittorie in trasferta, oltre a dover fare i conti con un Sadar che si preannuncia come un ambiente infuocato, nonostante le basse temperature previste e la possibilità di una nevicata.

La squadra guidata da Sergio Francisco punta a prolungare il buon momento del recente 8 su 12, per continuare a salirne e allontanarsi dalla parte pericolosa della classifica. È fondamentale, per loro, riuscire a vincere lontano da casa, traguardo che manca loro dalla scorsa primavera in campionato; infatti, l’unico successo esterno di quest’anno risale a prima dell’arrivo dell’irundarra, e le ultime due trasferte si sono concluse con pareggi all’ultimo minuto, rispettivamente a Vigo e Elche.

Dall’altra parte, i rojillos si trovano in una situazione difficile, quasi in zona retrocessione, con incertezze nel loro gioco e un egregio elenco di quattro partite senza vittorie, di cui tre perse. Sebbene abbiano due punti in meno rispetto alla Real, in casa hanno conquistato dieci dei loro undici punti totali.

La loro forza è nota, con un inizio di partita vivace e una buona attitudine all’attacco. Tuttavia, questa potenza potrebbe diminuire se Budimir, Torró e Moncayola non saranno disponibili. La situazione è incerta fino all’ultimo momento, come comunicato da Lisci, che ha tenuto segreta la lista dei convocati fino ad oggi. Budimir è considerato il giocatore di punta della squadra e ha segnato quattro gol contro la Real, squadra contro cui ha avuto il maggior numero di incontri (13), ma ha anche collezionato un certo numero di sconfitte (8). L’assenza di Torró comprometterebbe il centrocampo, mentre senza Moncayola, il giovane Arguibide potrebbe essere chiamato a ricoprire il ruolo di terzino destro per la prima volta. I derby disputati a El Sadar presentano una storia di equilibri, con la Real Sociedad che ha ottenuto 19 vittorie contro le 20 dell’Osasuna e nove pareggi, il tutto in un contesto di gol equamente distribuiti (55-55). Le oscillazioni delle performance sono state molteplici: dopo il secondo posto della Real nella stagione 02-03, ci sono state ben otto visite senza successi, di cui cinque sconfitte consecutive.

Fino alla scorsa stagione, in cui hanno subito una sconfitta per 2-1, la squadra della Real aveva mantenuto un’ottima striscia di nove incontri senza perdere in quel campo, con sei vittorie, cinque delle quali consecutive. Tra le partite memorabili spiccano il 3-4 del 2019 in cui Odegaard e Portu furono decisivi, e il 0-2 ottenuto negli ottavi di finale della Coppa nel gennaio 2024, che ha segnato la loro ultima affermazione lì. Ci sono state incertezze dovute all’assenza di Zubeldia, una perdita significativa, il che porta alla conclusione che Sergio Francisco schiererà la sua quattordicesima formazione titolare in altrettante partite nel match di oggi pomeriggio a El Sadar. Zubeldia, protagonista in tutte le partite di campionato, cederà il suo posto a Caleta-Car, affiancato da Jon Martín, senza escludere un possibile utilizzo di Aritz. Benchè la presenza di Beitia sarebbe inaspettata, il suo attuale livello di forma, unito alla sintonia con Jon Martín, potrebbe farlo entrare nel giro delle scelte. Per il resto, non ci sono molte incertezze al di là di quella in attacco. Aramburu e Sergio sono gli indiziati per i ruoli di terzini, con Aihen che potrebbe avere una leggera chance. In mezzo al campo, Gorrotxategi, Soler e Brais, dopo aver trascorso il periodo di pausa a Zubieta, sembrano sicuri del posto. Si potrebbe considerare una leggera possibilità per Zakharyan, che finora ha giocato principalmente come esterno. In avanti, Oyarzabal sarà il centravanti, in un buon momento di forma, mentre i due esterni rimangono un punto interrogativo. Sergio ha sottolineato che Barrenetxea ha recuperato perfettamente e che Kubo è arrivato in ottime condizioni dalla Giappone, ma Guedes ha già dimostrato di essere una scelta regolare e ha lavorato attivamente a Zubieta durante la pausa. Il calciatore portoghese potrebbe assumere un ruolo fisso con gli altri due, più in difficoltà, che si alterneranno, offrendo così un’importante opzione offensiva dalla panchina. Anche Sadiq risulta cruciale, considerando che non ci sono tante altre alternative nella Real e il nigeriano ha una buona affinità con i terreni di El Sadar e con Osasuna.

Ha realizzato tre dei 11 gol segnati in massima serie contro i rojillos, tutti avvenuti in Navarra. Due di questi risalgono alla scorsa stagione con il Valencia, uno dei quali realizzato di tacco, e l’altro è stato messo a segno con la Real con un potente tiro da lontano che ha messo a tacere il pubblico di Pamplona. Potrebbe essere una giornata speciale per lui.

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