Durante una conversazione con il giornalista polacco Bogdan Rymanovski, Robert Lewandowski ha commentato alcune affermazioni riportate nella biografia non autorizzata ‘Lewandowski. Prawdziwy’, scritta dal collega polacco Sebastian Staszewski. In questo testo, si fa riferimento a una clausola economica collegata al suo trasferimento al FC Barcelona dal Bayern di Monaco.
Stando a quanto riportato dall’autore, l’intesa tra i due club prevedeva un bonus che il Barça avrebbe dovuto versare al club tedesco se l’attaccante avesse raggiunto un certo numero di gol.
Nel libro, viene indicato che il club catalano avrebbe comunicato al ‘9’ una richiesta in relazione a questo incentivo finanziario, il quale mirava a limitare il suo punteggio di gol al termine della sua prima stagione, considerando le difficoltà economiche che l’entità stava affrontando.
Lewandowski ha toccato l’argomento senza entrare in particolari specifici, ammettendo che questa era una circostanza insolita nella sua carriera, evitando però di fare polemica o di personalizzare la questione. Ha dichiarato: “Ci sono cose di cui non voglio discutere.
Ho un grande rispetto per il FC Barcelona e per chi lavora lì. Ero consapevole della situazione del club.”
L’attaccante ha sottolineato che tutto riguardava un incentivo economico concordato nel suo trasferimento e che ciò avveniva in un periodo in cui il club doveva monitorare attentamente le sue spese. “C’erano molte altre questioni da affrontare per il bene del club. Si trattava di un bonus e, in quel periodo, il FC Barcelona era molto attento a ogni euro”, ha affermato.
Infine, Lewandowski ha voluto chiarire che questa situazione non ha inciso sulla sua professionalità. “Per me non è cambiato nulla. Non ho alcun problema con questo, anche se è rimasto nella mia mente e in alcuni momenti ci ho pensato”, ha aggiunto.
Il calciatore polacco, che si unì al Barcellona nell’estate del 2022 dopo la sua esperienza al Bayern di Monaco, ha commentato la situazione minimizzando l’importanza dell’episodio e enfatizzando il suo rispetto per la squadra e per le condizioni che caratterizzarono quel periodo.

