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Un arrivo trionfale a Parigi
Flavio Cobolli è giunto al Roland Garros con un bagaglio speciale: la sacca delle racchette e il trofeo di Amburgo, simbolo di un successo che segna una svolta nella sua carriera. Il tennista romano, visibilmente emozionato, ha condiviso la sua gioia con i cronisti, sottolineando l’importanza di questo trionfo.
“Mi sento molto bene, ma sono anche un po’ confuso. È il secondo titolo della mia vita e non mi era mai capitato di dover viaggiare subito dopo con il trofeo in mano,” ha dichiarato Cobolli, evidenziando la sua felicità di partecipare a uno dei tornei più prestigiosi del circuito.
Un percorso di crescita e determinazione
Il 22enne ha vissuto un inizio di stagione altalenante, ma la vittoria ad Amburgo rappresenta un punto di svolta. “Questa vittoria è stata una sorpresa per tutti, anche per me. È un risultato che mi sono guadagnato con fatica,” ha affermato. Cobolli ha messo in luce come questo successo non solo rappresenti un traguardo, ma anche un’opportunità per dimostrare il suo valore nel tennis professionistico. “Ho dovuto affrontare avversari forti e vincere quel trofeo significa che posso competere a questi livelli,” ha aggiunto, riflettendo sulla sua resilienza e sulla voglia di migliorarsi.
La sfida contro Marin Cilic
Ora, con il trofeo di Amburgo in mano, Cobolli deve concentrarsi sulla sua prossima sfida: il primo turno del Roland Garros contro Marin Cilic, un avversario di grande esperienza. “Cilic è un grande giocatore e dovrò essere al 100% per affrontarlo. Ho solo due giorni per prepararmi e spero di essere in forma,” ha dichiarato il tennista. La pressione è alta, ma Cobolli sembra pronto a dimostrare il suo valore. “Sono un agonista nato e la mia tenacia non mancherà mai. Ogni punto è importante e darò il massimo,” ha concluso, lasciando intendere che la sua determinazione è più forte che mai.