La situazione tra l’Athletic, il Barça e Nico Williams si complica ulteriormente di giorno in giorno. Ogni parte sembra intensificare le proprie dichiarazioni, contribuendo a un’atmosfera sempre più tesa. Inizialmente, il club di Bilbao aveva scelto di adottare un approccio prudente nelle sue comunicazioni, seguendo la linea di “discrezione” perseguita dal presidente Uriarte e dalla sua dirigenza.
Tuttavia, le recenti affermazioni provenienti da Barcellona hanno acceso gli animi a Ibaigane. Mercoledì scorso, si è appreso che l’Athletic intendeva monitorare le operazioni finanziarie della squadra catalana, e questa intenzione è stata ribadita in un comunicato ufficiale. Tale dichiarazione, sebbene critica verso il Barça, era volta a proteggere gli interessi del club di Bilbao, puntando il dito su Deco.
Sempre mercoledì, l’Athletic ha confermato di aver avuto un incontro a Madrid con la Liga Professionistica, richiesta dal club stesso, durante il quale si sono incontrati i presidenti Uriarte e Tebas. Il club ha voluto “esprimere gratitudine” per la disponibilità mostrata dalla Liga, sottolineando anche “la trasparenza dell’ente a difesa dei diritti di tutte le squadre”. Nel comunicato si fa riferimento, tra l’altro, alla previsione delle modalità di acquisizione di nuovi giocatori da parte del Barça, nel contesto del ‘fair play’ finanziario. Laporta, intervenuto a un evento mercoledì pomeriggio, ha manifestato la sua incredulità per l’atteggiamento dell’Athletic: “Ognuno dovrebbe pensare ai propri affari. Non vedo il motivo per cui debbano sentirsi in dovere di contattare la Liga, ma evidentemente sanno cosa stanno facendo”. La critica diretta al Barça e al suo presidente è palese, considerando che il comunicato porta il titolo: “L’Athletic si occupa dei propri affari”. Le relazioni tra i due club sono visibilmente tese.
Il club zurigorri ha manifestato di avere un “interesse legittimo nell’accesso alle informazioni” in seguito alle dichiarazioni rilasciate da Deco durante un’intervista con La Vanguardia lo scorso fine settimana. “Ha riconosciuto pubblicamente che cercheranno di ingaggiare un calciatore della nostra rosa principale, un giocatore attualmente sotto contratto con l’Athletic fino al 30 giugno 2027. È nostra responsabilità assicurare il rispetto delle regole di competizione,” si legge nel comunicato. Il direttore sportivo del Barcellona si è espresso in modo chiaro. Il suo obiettivo è il talento navarro. “Nico e altri giocatori stanno mostrando interesse a unirsi a noi. Se le condizioni lo permetteranno, tenteremo di fare il colpo. Per ingaggiare un giocatore bisogna seguire una serie di passaggi. Prima si discute con l’agente, poi si analizzano gli aspetti contrattuali e infine si verifica se il club attuale richiede una clausola o è disposto a negoziare. Nel caso di Nico, la situazione è semplice: ha una clausola,” ha enfatizzato Deco. Le affermazioni del portoghese “si aggiungono a quelle di Joan Laporta, il quale ha confermato che il club blaugrana sta lavorando per rispettare la regola 1:1 e che attualmente non soddisfa i requisiti per l’iscrizione di nuovi calciatori”. Dieci giorni fa, Tebas ha chiarito in maniera inequivocabile che il Barça non è in grado di “fichare liberamente” in questo momento. Ha anche accennato a Nico Williams: “Se vogliono acquistarlo, dovranno vendere e riorganizzare i loro conti”. In questo contesto, l’Athletic si mantiene all’erta. Non resterà con le mani in mano ad osservare gli sviluppi e monitorerà attentamente le mosse del Barcellona.
L’Athletic si impegnerà a proteggere i propri interessi nel rispetto delle normative sul ‘fair play’ finanziario, come stabilito da tutti i club della LaLiga, come riportato nel comunicato di Ibaigane. Nel frattempo, Nico Williams è in vacanza e non ha rilasciato dichiarazioni; da Barcellona giungono notizie secondo cui i catalani intendono versare 58 milioni, che corrispondono alla sua clausola di rescissione, più l’indice dei prezzi al consumo, il 1° o il 2° di luglio.