L’Athletic scende verso il suolo prima di elevare il volo verso le stelle

Valverde ha expresado que es complicado lograr victorias en la Liga y desconoce cómo se puede triunfar en la Champions. Esto lo afirmó tras la derrota del sábado, cuando lo cuestionaron sobre si su equipo estaba distraído por la emoción del próximo partido.

La prioridad es lo que sucede en el ámbito doméstico. El Athletic sufrió un duro golpe al perder contra el Alavés antes de su debut en la competición europea ante el Arsenal, lo que les sirve como un recordatorio. No solo deben enfocarse en el desafío contra los ingleses, sino también en lo que se les presentará en el resto de la temporada.

En términos de ataque, el Athletic mostró un rendimiento por debajo de lo habitual, con pocas oportunidades de gol.

Por su parte, el Alavés tampoco tuvo un gran número de ocasiones, logrando la victoria en San Mamés gracias a un centro que Berenguer desvió. Los jugadores como Gyokeres, Madueke, Martinelli, Rice y Zubimendi plantearán un mayor desafío en el futuro. No se usó la distracción por la Champions como justificación y las decisiones en el campo no se vieron influenciadas por ello. Valverde dejó claro que hizo todo lo posible, pero lo que realmente faltó fue juego.

Es probable que muchos de los futbolistas que jugaron en estos encuentros estén presentes en las alineaciones futuras. Después de las primeras cuatro jornadas de la liga, es evidente cómo se han distribuido los minutos. El Athletic opera en dos mitades, y los cambios solo afectan a una de ellas. Hasta ahora, cinco jugadores han disputado los 360 minutos completos: Unai Simón, Yuri, Vivian, Paredes y Jauregizar.

La difesa del club bilbaino è praticamente al completo, con l’unica eccezione di Areso, che ha giocato titolare in tutte le ultime partite, ma è stato sostituito da Gorosabel nel finale degli incontri contro il Sevilla e il Betis. La mancanza di alternative nel reparto difensivo spiega in gran parte questa situazione. Con l’arrivo di Laporte, il mister avrà a disposizione maggiori opzioni e varietà. Prima di tutto, però, è necessario che il giocatore di Agen trovi ritmo, e bisognerà anche vedere se potrà essere registrato per la Champions, cosa che attualmente non è avvenuta.

Potrebbe sorprendere la mancanza di presenze per Adama Boiro. Questo potrebbe non stupire tanto, considerando le buone prestazioni di Yuri e il fatto che le partite sono state giocate settimanalmente. L’ex Osasuna è l’unico giocatore di campo della prima squadra, insieme a Lekue (infortunato nelle ultime due partite), a non essere ancora sceso in campo. Contro l’Alavés, Nico Serrano e Izeta hanno avuto un’ultima chance per cercare di ottenere un pareggio.

Cinque giocatori, Unai Simón, Yuri, Paredes, Vivian e Jauregizar, hanno già collezionato il massimo dei minuti fino a ora, con un focus particolare sulla componente difensiva.

Sarà necessario un contributo maggiore dagli attaccanti per riuscire a mettere in difficoltà l’Arsenal, un’impresa in cui non sono riusciti durante il match di pretemporada un mese fa all’Emirates, terminato 3-0. Sancet è passato inosservato sabato, Iñaki Williams ha mostrato prestazioni disordinate, mentre Guruzeta ha avuto un calo di rendimento; Maroan si è concentrato troppo su battaglie individuali poco fruttuose. L’unico a brillare è stato Berenguer, insieme a Robert Navarro, che ha fatto la sua comparsa per un breve periodo.

Affrontare l’Arsenal non è sicuramente l’approccio ideale, ma una delle fortunate conseguenze di un calendario fitto è che si presentano rapidamente occasioni per rimediare. L’Alavés è riuscito a mettere in evidenza delle fragilità nell’Athletic, che ora deve lavorare per correggerle sotto la guida di Valverde. Nella scorsa stagione, tutte le sconfitte subite dai leoni sono arrivate contro squadre impegnate in Champions: due volte contro il Barcellona e l’Atlético, e una contro Girona e Real Madrid. È fondamentale trarre insegnamento da un imprevisto nel derby prima di affrontare la potenza dell’Arsenal.

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