Il Girona non ha ancora conquistato un successo dopo sette giornate di campionato, ma allo stadio Montilivi si avverte un cambiamento. La formazione guidata da Míchel, abbandonando la fragilità mostrata all’inizio, è riuscita a fermare la emorragia di punti con tre pareggi nelle ultime quattro sfide e, cosa fondamentale, ha dimostrato una maggiore competitività contro squadre come Celta, Athletic Club e Espanyol.
A parte l’incidente occorso contro il Levante, nel quale due espulsioni hanno portato a subire quattro gol e a un netto afflosciamento, i catalani sono stati capaci di correggere i propri errori. Míchel ha posto particolare attenzione nel contenere le transizioni, una delle maggiori problematiche iniziali, e i suoi ragazzi stanno iniziando a mostrare segni di solidità.
L’ultima partita di derby ha anche segnato la prima porta inviolata della stagione, un evento che viene celebrato come un traguardo dopo settimane di incertezze difensive. Si avverte che il team catalano non è più quello che si lasciava sopraffare ad ogni perdita di palla. Ounahi ha portato un valore aggiunto a centrocampo con la sua combinazione di equilibrio e creatività, Iván Martín ha fatto un passo in avanti nella gestione del gioco e ha acquisito maggiore scioltezza, e Gazzaniga, nonostante l’arrivo di Livakovic, ha continuato a offrire prestazioni solidi, tra gli altri. Sebbene i segnali di miglioramento non siano ancora sufficienti per allontanarsi dalla zona retrocessione, si inizia a percepire che la prima vittoria è più vicina. La sfida ora consiste nel trasformare queste buone indicazioni in successi. La situazione in classifica si fa pressante e i risultati non arrivano ancora, ma l’andamento attuale fa ben sperare per una reazione prossima. Con le nuove firme che si stanno integrando gradualmente e la fiducia in aumento, la squadra gerundense affronta il futuro a breve termine con maggiori certezze rispetto a sole due settimane fa.