L’Osasuna, guidato da Alessio Lisci, si prepara ad affrontare la sfida contro il Getafe, un incontro noto per le sue difficoltà. La squadra rossa cerca di mettere fine a un periodo negativo di tre partite senza vittorie, situazione che accomuna anche il club madrileno, con l’intento di allontanarsi dalle zone critiche della classifica.
Il tecnico sembra avere una predilezione per le sfide contro formazioni ostiche. Prima dell’incontro ha dichiarato di essere desideroso di rompere il suo digiuno di successi contro una squadra solida come quella allenata da José Bordalás: “Mi entusiasma affrontare il Getafe, è una sfida ardua ma è proprio ciò che voglio in questo momento.”
L’Osasuna punta a proseguire la propria imbattibilità nel proprio stadio, El Sadar, dove finora ha ottenuto due vittorie e un pareggio.
Questo è particolarmente importante dopo le recenti due sconfitte e un pareggio che li ha lasciati soli due punti sopra la zona retrocessione. Mantenere un buon rendimento in casa è cruciale per la squadra, che storicamente ha sempre faticato lontano dalle mura amiche. Infatti, l’Osasuna ha perso tutte le partite finora disputate in trasferta in questa stagione e nell’ultima sfida a La Cartuja non ha neppure registrato un tiro in porta. Nonostante siano solo sette le giornate giocate, i giocatori di Lisci mostrano una necessità di maggiore stabilità nei loro risultati, alternando buone fasi di gioco ad altre in cui sembrano essere sempre in ritardo sul pallone senza riuscire a far valere le proprie idee. Dopo aver ottenuto vittorie contro il Valencia e il Rayo Vallecano e un pareggio contro l’Elche tra le mura amiche, l’Osasuna si prepara a ricevere il Getafe, che arriva a Pamplona forte di statistiche favorevoli: nei dodici precedenti incontri, ha collezionato sei vittorie e cinque pareggi, mentre l’Osasuna ha ottenuto solo una vittoria.
Per migliorare l’immagine dopo la sconfitta contro il Betis (2-0), Lisci riporta in squadra Rubén García, assente nelle ultime due convocazioni per motivi personali. Il giocatore attenderà la sua occasione dalla panchina e potrebbe scendere in campo nella ripresa. L’Osasuna deve fare i conti con l’assenza di Aimar Oroz, che tornerà a disposizione dopo la pausa per le nazionali a novembre. Moi Gómez è stato scelto come suo sostituto. L’unico punto interrogativo per la difesa dell’Osasuna riguarda Juan Cruz, ora recuperato; resta da vedere se l’allenatore italiano deciderà di mantenere Jorge Herrando accanto a Catena o Boyomo, oppure riporterà il primo nella linea centrale. Riguardo alla recente prestazione in campo a La Cartuja, ha dichiarato: “Tutti i percorsi che facciamo nella vita e nel calcio non sono lineari, dobbiamo cercare di far proseguire la tendenza in avanti. Siamo inciampati, sia subito che a freddo, ne abbiamo discusso e ho sensazioni positive, ora tocca a noi trasformarle in risultati sul campo”.
Nel frattempo, il Getafe lascia di nuovo il Coliseum dopo due partite di fila in casa che hanno lasciato un sapore misto ai giocatori di Bordalás. Dopo una sconfitta netta per 3-0 contro il Valencia, si aspettavano di riprendersi con buone prestazioni contro Alavés e Levante, supportati dai loro tifosi. Tuttavia, nonostante sia riuscito a guadagnare punti con due pareggi, le sensazioni sono state altalenanti. In entrambe le gare, la squadra ha faticato a esprimere un buon gioco, trovandosi quasi sempre a inseguire il punteggio, accumulando solo due punti quando avrebbero potuto ottenere di più. Per questo motivo, l’incontro con l’Osasuna sarà cruciale per il Getafe, che mantiene comunque un margine di punti positivo dopo un inizio di stagione molto promettente, con tre vittorie nelle prime quattro partite. Attualmente, il Getafe è ottavo con undici punti e vicino alla zona europea.
Una sconfitta contro l’Osasuna potrebbe riportare il Getafe alla dura realtà di dover lottare per non retrocedere. Inoltre, dovranno affrontare il Real Madrid, una sfida sempre difficile per il club del sud della Comunità di Madrid. Bordalás, dopo un avvio di stagione difficile a causa della mancanza dei suoi nuovi acquisti per il limite salariale, sottolinea di avere a disposizione una rosa ridotta. Dopo aver pareggiato contro il Levante, ha lamentato di essere l’unica squadra in Liga ad avere soltanto un attaccante di ruolo (Borja Mayoral): “Non conosco un club professionistico che schieri solo un centravanti”. Questa mancanza potrebbe essere attenuata con il ritorno imminente di Juanmi Jiménez, assente nelle prime partite per un infortunio al ginocchio. Già in allenamento con il gruppo, pur essendo un’incertezza, potrebbe tornare per sedere in panchina e impedire che, in caso di emergenza, come accaduto contro il Levante, sia il laterale di 37 anni Allan Nyom a sostituire Mayoral. Per il resto, la squadra è quasi al completo, ad eccezione di Adrián Liso, impegnato nel Mondiale under 20 con la Spagna. Il tecnico blu potrebbe decidere di schierare una difesa a cinque per la partita contro l’Osasuna. Davinchi e Diego Rico si contenderanno il posto sulla fascia sinistra, mentre Coba da Costa e Álex Sancris si batteranno per affiancare Mayoral in attacco.