Nei prossimi giorni, il Levante presenterà un progetto di ristrutturazione dei pagamenti riguardanti un debito che attualmente si aggira intorno ai novanta milioni di euro. L’obiettivo di questa iniziativa è evitare di trovarsi in una situazione di concordato preventivo e prevenire gravi difficoltà finanziarie per il club.
Durante un incontro con i giornalisti, il CEO e principale azionista del Levante, Pepe Danvila, ha dettagliato le problematiche che affliggono la società, complicate dal fatto che in febbraio la banca tedesca OLB Bank, a cui il club deve 17,7 milioni di euro, ha inviato un burofax richiedendo il pagamento immediato, avvertendo del rischio di “quiebra”, come ha dichiarato Danvila.
Di fronte a questa “situazione di preconcordato”, il Levante ha già presentato a marzo in tribunale un piano di ristrutturazione del debito, che Danvila stima essere compreso tra “88 e 90 milioni di euro”. Si attende ora che il piano venga approvato dal giudice, dopo che sarà aggiornato nei prossimi giorni. Le trattative condotte da Danvila nell’ultimo periodo hanno visto un ruolo cruciale svolto dall’ente finanziario EDR, che nel 2020 ha erogato un prestito di sessanta milioni al Levante, metà dei quali è già stata utilizzata dal club.
In qualità di creditore principale e privilegiato, EDR ha concordato con Danvila un piano che deve ricevere l’approvazione giudiziaria. In sostanza, il piano prevede la possibilità di sbloccare 30 milioni di euro dal fondo CVC, attualmente “pignorati” dalla OLB Bank come garanzia per il debito del Levante. Questa somma sarà destinata alla costruzione di un nuovo centro sportivo e, grazie ai ricavi straordinari derivanti da questo progetto, si prevede di poter “riestinguere” il debito con EDR e OLB, i principali creditori.
Un’altra delle richieste fatte da EDR durante questa trattativa è stata che Danvila investisse 13,8 milioni di euro per ridurre il debito del club. Con questo intervento, il CEO acquisirebbe il 70% delle azioni del Levante. EDR ha inoltre richiesto che Danvila sia colui che si occupa della gestione di questo piano, il quale prevede un arco temporale di dieci o dodici anni. Inoltre, EDR ha chiesto un seggio nel consiglio di amministrazione. Danvila ha sottolineato che “EDR sta sostenendo il club poiché non sta richiedendo denaro”, esprimendo la propria gratitudine verso l’entità, dopo che sono state tenute diverse riunioni a Londra con i rappresentanti di EDR. Il piano che il Levante intende aggiornare a breve include l’intero debito del club, ad eccezione di quello nei confronti dei calciatori, gestito secondo fonti interne attraverso la Real Federación Española de Fútbol (RFEF). Danvila ha anche evidenziato l’importanza di trovare un investitore robusto che possa garantire stabilità economica al club. “Non sono Peter Lim né Fernando Roig. Mi piacerebbe avere due miliardi di euro. Stiamo cercando un partner, ma non oggi, è da tempo che lo facciamo”, ha dichiarato. Danvila è arrivato al Levante nel 2023 e, come spiegato, ha effettuato un investimento di oltre 30 milioni di euro, inclusi prestiti, garanzie, e una prima capitalizzazione azionaria di sei milioni, ora in procinto di aumentare ulteriormente di quasi quattordici milioni.