È piuttosto raro vedere una formazione dell’Athletic senza la presenza di entrambi i Williams quando sono disponibili. Ieri è successo. Valverde ha deciso di tenere Iñaki e Nico in panchina, optando per un undici titolare in cui entrambi erano assenti, poiché avevano svolto un numero limitato di allenamenti dopo essersi ripresi da infortuni.
“Dobbiamo considerare che Nico ha fatto un allenamento e mezzo e Iñaki due e mezzo”, ha spiegato il mister. La scelta non era legata al fatto che mercoledì si giocherà un match cruciale in Champions League. Dopo le sconfitte contro Arsenal e Borussia Dortmund, il Qarabag sarà ospitato a San Mamés in un incontro fondamentale per cercare di conquistare i tre punti necessari per rimanere in corsa per avanzare nella competizione.
“Non stavo pensando né alla partita di mercoledì né a quella di sabato”, ha affermato.
Il tecnico si è visto costretto a farli entrare nel secondo tempo, vista la scarsa intensità offensiva della sua squadra. Ha dato loro il segnale di scaldarsi prima dell’intervallo e sono entrati in campo dopo il rientro dagli spogliatoi. Guruzeta e Robert Navarro sono stati i sacrificati. Il ‘9’ si è posizionato sulla fascia destra, mentre Berenguer ha assunto un ruolo più avanzato.
La squadra ha mostrato miglioramenti, soprattutto grazie alle azioni lungo la fascia sinistra condotte dall’attaccante spagnolo, ma non è bastato a creare vere occasioni da gol contro Iñaki Peña, che ha vissuto una giornata tranquilla, eccezion fatta per un intervento su un tiro di Berenguer nel recupero.
L’Athletic Club riuscì a mantenere il pareggio fino all’intervallo. I rojiblancos mostrarono difficoltà nel gestire il possesso e non crearono quasi mai pericoli per la porta dei padroni di casa. L’unica opportunità si presentò all’inizio dell’incontro, quando Chust commise un errore che stava per essere sfruttato da Oihan Sancet. Il presagio era positivo, ma le speranze svanirono man mano che il tempo passava. Unai Simón dovette metterci del suo per parare un tiro da corner di Rafa Mir, che aveva prima superato Yuri Berchiche e poi Aymeric Laporte. Questa fu la chance migliore della prima frazione di gioco. Nel frattempo, l’Elche aveva già preso in mano le redini della partita.
Dopo trenta minuti, si verificò un episodio controverso. Vivian toccò il pallone con il braccio durante un duello con André Silva, essendo lui l’ultimo difensore. L’arbitro si recò a visionare il replay e, alla fine, decise di concedere un fallo a favore dell’attaccante locale. Una decisione fortunate che avrebbe potuto alterare l’andamento del match.
Valverde percepì la situazione critica e decise di inserire i fratelli Williams all’inizio del secondo tempo. I due si resero protagonisti della miglior azione dell’Athletic a sessanta minuti dal termine. Successivamente, Valverde fece anche entrare Unai Gómez al posto di Sancet, il quale sentì gli effetti dell’assenza dai campi per due partite. Poco dopo, l’Elche ebbe una buona chance a causa di un errore di Areso, ma Unai Simón intervenne nuovamente, respingendo con una grande parata un forte tiro di André Silva.
Verso la fine del match, il portiere alaves si dovette opporre anche a un’altra conclusione di Mendoza, mentre l’Athletic ebbe l’opportunità di conquistare i tre punti con un tiro di Berenguer. Tuttavia, alla fine, tornò a Bilbao con un punto che si rivelò prezioso.