Cosa c’è di nuovo, Roro?

Lunedì, l’Atlético de Madrid affronterà il Real Betis Balompié presso lo stadio La Cartuja, che sarà utilizzato durante i lavori in corso al Benito Villamarín. Uno dei principali protagonisti di questo incontro sarà Rodrigo Riquelme. Roro ha raggiunto l’Heliopolis quest’estate grazie a un’acquisizione finanziaria definita ufficialmente il 4 luglio.

La società verdiblanca ha comunicato di aver acquistato il 100% del suo cartellino, per un importo di circa 15,5 milioni di euro, che verranno contabilizzati per l’esercizio 2024-25. Tuttavia, l’Atlético avrà un’opzione di acquisto obbligatoria per il 50% dei diritti del giocatore per la stagione 2025-26.

In sostanza, il calciatore è stato trasferito per una somma vicina agli otto milioni di euro, e la metà dei suoi diritti rimane nelle mani dell’Atlético, che si trova al Metropolitano. Questa situazione si spiega attraverso le normative sul fair play finanziario. Riquelme ha lasciato l’Atlético in modo poco convenzionale, dopo essere cresciuto nei settori giovanili del club, ai quali si era unito a dieci anni. Dopo aver percorso diverse tappe, ha fatto il suo debutto in prima squadra, prima di essere prestato per tre volte in cerca di maggiore esperienza. Le sue tappe sono state il Bournemouth in Championship inglese, il Mirandés in Segunda, e infine il Girona, dove ha convinto a rimanere in prima squadra. Ha giocato per due stagioni con la squadra rojiblanca, distinguendosi particolarmente nel primo anno, alternandosi come terzino sinistro con Samu Lino e collezionando 47 presenze, di cui 20 da titolare, segnando quattro gol e fornendo cinque assist.

Ricordando il suo notevole MVP a Rotterdam contro il Feyenoord in Champions e il 2-4 subito in overtime contro il Real Madrid negli ottavi di finale della Coppa del Re, quel periodo lo catapultò tra i convocati della nazionale spagnola grazie a Luis de la Fuente. Tuttavia, nella sua seconda annata i suoi numeri hanno subito una netta flessione. Ha collezionato 26 presenze, di cui solo otto da titolare, riuscendo a segnare un gol e fornire un assist. Per questo motivo ha deciso di lasciare la squadra per unirsi al Betis, con l’intenzione di rilanciare la sua carriera. Finora, sotto la guida di Manuel Pellegrini, non è riuscito a ritagliarsi un ruolo di rilievo nel club. Ha iniziato la stagione come titolare, ma successivamente ha visto ridursi il suo impiego. Fino ad oggi ha giocato undici partite e ha messo a segno un assist. Questo lunedì si troverà a disputare una gara significativa contro la squadra in cui è cresciuto e in cui ha cercato senza successo di affermarsi. Non sarà un debutto poiché aveva già affrontato gli atletici quando militava nel Girona. In questa circostanza, appare improbabile che scenda in campo dal primo minuto, anche se aveva giocato dall’inizio contro il Genk. In ogni caso, l’attenzione sarà su di lui.

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