Con l’avvicinarsi dell’importante Assemblea degli Azionisti dell’Espanyol, prevista per martedì 25, vari gruppi di tifosi stanno iniziando a esprimere le proprie posizioni in vista di questo evento significativo. In questa occasione, il nuovo presidente e proprietario, Alan Pace, presenterà il suo Consiglio e discuterà la situazione economica del club e eventuali debiti pregressi.
Negli ultimi giorni, l’APMAE (Associazione dei Piccoli e Medi Azionisti del Espanyol) ha fatto sentire la propria voce, lanciando un appello al nuovo “leader”. Questo gruppo ha già raccolto oltre 6.000 deleghe di voto e ha annunciato che sosterrà tutti i punti all’ordine del giorno, tranne per quanto riguarda la riconferma degli auditor.
Carles Bosch, il presidente dell’APMAE, ha esaminato la situazione sotto la gestione precedente di Chen Yansheng, affermando che “il club era vicino alla bancarotta, ma ora è finanziariamente sano.” Tuttavia, ha anche sottolineato che “la gestione economica è stata molto responsabile, ma non si può dire lo stesso per quanto riguarda gli aspetti sportivi e sociali”.
Bosch ha quindi evidenziato che “RASTAR ha lasciato un patrimonio solido che, insieme al buon momento sportivo e alla crescente partecipazione di giovani nel nostro stadio, offre all’Espanyol un’opportunità storica. È ora necessario un nuovo modello più ambizioso, orientato all’espansione sociale e al potenziamento dei ricavi per contenere le perdite operative. Dobbiamo anche garantire stabilità nella sfera sportiva e fornire a Manolo González gli strumenti necessari per diventare il “Simeone” del nostro club”.
Il gruppo di azionisti invita quindi Pace a ripensare il futuro dell’Espanyol, avvertendo che “il club non ha saputo progredire. C’è una dipendenza eccessiva dai diritti televisivi e dalla vendita dei giocatori.”
Durante l’assemblea della APMAE, si è ripetuto incessantemente che è fondamentale che Pace riveda completamente il modello di gestione del club. David Andrés, un altro membro del consiglio direttivo dell’APMAE, ha esposto le principali linee del Piano 2030, un progetto di ristrutturazione che è già stato comunicato ai nuovi dirigenti del club. La chiave di questo cambiamento, ha sottolineato, è superare il senso di vittimismo: “Dobbiamo smettere di lamentarci. L’Espanyol deve diventare un club vincente”. Si punta a un nuovo approccio per rendere l’Espanyol più competitivo e sostenibile. “Solo con una crescita equilibrata sul fronte sportivo, sociale e commerciale potremo sviluppare un modello autosufficiente e di successo. Attualmente, l’Espanyol ha il potenziale per generare entrate sufficienti a supportare un progetto sportivo e sociale di alto livello. Tuttavia, questo richiede un cambio di mentalità, decisioni impegnative e probabilmente ristrutturazioni all’interno del club”, hanno affermato.

