Un nuovo scossone per la porta del Girona

Il Girona si trova ad affrontare una situazione inaspettata nelle prossime settimane, in un’area che fino a questo momento sembrava stabile. L’infortunio di Vladyslav Krapyvtsov, occorso durante il match della nazionale under-21 ucraina contro la Turchia, ha destabilizzato una porta che già si trovava in equilibrio precario da un po’.

Il colpo ricevuto in un’azione che sembrava insignificante si è rivelato essere un infortunio alla caviglia, costringendolo a restare fuori dai campi per un periodo che varierebbe tra le quattro e le sei settimane.

L’assenza di Vlad non sarebbe una vera tragedia se non fosse per la complicata situazione che ruota attorno al ruolo di portiere.

Purtroppo, le cose sono complicate: l’attenzione si sposta nuovamente su Dominik Livakovic, il cui coinvolgimento quotidiano è diventato una questione delicata e silenziosa. Il portiere croato è arrivato con l’intento di lottare per il posto da titolare, ma adesso si trova in una condizione che per lui è di vitale importanza: il timore di perdere la possibilità di giocare con la nazionale se non scende in campo per mesi.

Questo è il fulcro del problema. Livakovic si trova vincolato da normative che ne limitano le scelte. Ha già avuto opportunità di giocare con il Fenerbahçe in questa stagione e, pertanto, se dovesse vestire i colori del Girona, non potrebbe unirsi a un terzo club fino alla prossima stagione. In altre parole, se dovesse difendere la porta del Girona, si precluderebbe l’ultima chance di cercare minuti altrove a gennaio. Per un portiere desideroso di partecipare ai Mondiali da titolare con la Croazia, questa è una grande posta in gioco. Tale tensione influisce sulle decisioni da prendere. Non è solo la mancanza di Vlad a preoccupare, ma anche il vuoto che potrebbe lasciare qualora Gazzaniga, attuale e indiscusso titolare, avesse bisogno di un cambio. In condizioni normali, Vlad sarebbe il sostituto automatico.

Attualmente, senza la presenza di Vlad, l’unica opzione disponibile in porta è Livakovic, ma il portiere croato accetterebbe di giocare solo se avesse la certezza di restare titolare. Tuttavia, questa possibilità sembra poco probabile, dato che Míchel ha piena fiducia in Gazzaniga, nonostante quest’ultimo non abbia avuto l’opportunità di dimostrare il suo valore in LaLiga, a fronte di avere tra le sue fila il migliore portiere della storia del club. A complicare ulteriormente la situazione, le partite di Coppa non sembrano offrire soluzioni semplici. Sarebbe logico pensare che contro l’Ourense potesse scendere in campo un portiere diverso, ma il Girona ha già vissuto un episodio simile a Inca, dove Livakovic fu escluso dalla lista per presunti problemi fisici che si risolsero rapidamente. Se dovesse ripetersi una situazione analoga, Míchel si troverebbe a dover scegliere se continuare con Gazzaniga o fare affidamento sui giocatori della squadra B. Tuttavia, Sergi Puig, il portiere del Girona B, non ha la possibilità di alternarsi tra i due livelli a causa delle regole relative all’età. Rimane quindi solo Andreev, appena diciannovenne, come opzione d’emergenza, privo di esperienza in match professionistici. Ciò che doveva essere un periodo di relativa tranquillità si è trasformato in un complicato intrigo di decisioni ad alto rischio. Il Girona dispone di uno dei suoi portieri più talentuosi di sempre, ma quella che dovrebbe essere una sicurezza si è tramutata in una situazione precaria, in cui ogni minimo particolare può creare problemi. La lesione di Vlad da sola non avrebbe alterato il quadro, ma nel contesto attuale ha amplificato la tensione già presente. A Montilivi, nessuno lo ammette apertamente, ma è chiaro a tutti: la porta è attualmente una questione esplosiva. E il recente stop non ha contribuito a ridurre la tensione, al contrario, ha fatto scattare il conto alla rovescia.

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