La Commissione Antiviolenza ha deciso di multare il Deportivo Alavés con 60.001 euro e di chiudere il suo stadio Mendizorroza per un mese a causa del sostegno del club a tifosi estremisti. Secondo quanto riportato dalla Commissione, l’impianto sportivo presenta sulla sua facciata esterna murales, graffiti e adesivi che promuovono il gruppo ultra Iraultza 1921.
L’organismo ha anche ricordato di aver raccolto rapporti di sicurezza e, durante la sua riunione del 28 ottobre, aveva inizialmente proposto una sanzione di 40.000 euro per la presenza di tali opere visive. Nonostante ciò, i murales non sono stati rimossi; invece, su di essi sono stati posti fogli rossi disposti a forma di croce e cartelli con la scritta “Censurato dal coordinatore della Ertzaintza”.
La Commissione mette in evidenza come la Legge 19/2007 dell’11 luglio, che combatte la violenza, il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza nello sport, vieti espressamente qualsiasi forma di “promozione o sostegno” a gruppi di tifosi estremisti. Gli organi competenti hanno chiarito che le azioni adottate non sono sufficienti a coprire i murales.
Se la sanzione venisse confermata, la partita tra Alavés e Real Sociedad, in programma per sabato 6 dicembre alle 16:15 a Vitoria, verrebbe disputata a porte chiuse, privando così i tifosi di questo derby storicamente caratterizzato da un’atmosfera positiva. Il Deportivo Alavés ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso contro la multa, sostenendo di non aver appoggiato i tifosi estremisti. Il club ha emesso un comunicato sottolineando l’importanza di “preservare” la propria storia.
I murales presenti all’esterno dello stadio rappresentano graficamente il lungo patrimonio del Deportivo Alavés, celebrando le persone, i gruppi e gli eventi che hanno contribuito a formare l’identità attuale del club. Hanno sottolineato l’importanza di ogni iniziativa realizzata come parte del lascito di una squadra, enfatizzando che la sua tutela è un impegno collettivo e un valore fondamentale nello sport. Hanno anche rimarcato che: “Comprendere e rispettare questo patrimonio è una responsabilità condivisa tra istituzioni, club e tifosi.” In questo contesto, il Deportivo Alavés ribadisce il suo impegno per un ambiente sportivo sano e privo di qualsiasi forma di violenza. Il club ha fatto sapere che presenterà le necessarie osservazioni “per proteggere e promuovere il suo patrimonio, rafforzando la storia, i valori e chi ha condiviso con noi questo viaggio lungo oltre un secolo.”

